Bebè morto nel grembo della madre: via all'inchiesta, in arrivo avvisi di garanzia

Dalle visite i medici non hanno più rilevato il battito del bambino e sabato sera la mamma è entrata in sala parto e sottoposta a taglio cesareo: il bimbo era già deceduto

Bebè morto nel grembo della madre: via all'inchiesta, in arrivo avvisi di garanzia
di Rosalba Emiliozzi
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Mercoledì 10 Maggio 2023, 07:57 - Ultimo aggiornamento: 08:58

Un dramma immenso si è consumato in un letto dell'ospedale "Giuseppe Mazzini" di Teramo dove è morto in grembo un bambino. Dalle poche informazioni che filtrano si tratterebbe di un maschietto, deceduto sei o sette giorni prima dalla nascita programmata, tanto attesa dai genitori. Che per lui avevano già preparato tutto, il corredino, un bel nome, la culla dove accoglierlo a casa.

La gravidanza era andata bene, visite ed ecografie non avevano evidenziato criticità tanto che il 7 maggio la mamma doveva essere ricoverata per preparasi al parto. Il giorno prima, sabato appunto, sono emersi problemi, un dolore forte, la donna è andata subito in reparto, a Ostetricia e Ginecologia, dove è stata ricoverata. Dalle visite i medici non hanno più rilevato il battito del bambino e in serata la donna è entrata in sala parto e sottoposta a taglio cesareo: il bimbo era già morto.

La procura di Teramo ha aperto un fascicolo dopo la denuncia presentata dal papà per omicidio colposo. I genitori - il papà trentenne e la mamma che lavora in ambito sanitario - vogliono vederci chiaro e hanno chiesto alla magistratura di far luce sulla morte del loro bambino dopo nove mesi di gravidanza senza criticità. Subito sono intervenuti i carabinieri che hanno sequestrato le cartelle cliniche, mentre la salma è stata messa a disposizione dell'autorità giudiziaria. La pm Francesco Zani, titolare del procedimento, sta procedendo con gli accertamenti per individuare gli indagati e nelle prossime ore sono attesi gli avvisi di garanzia, un atto dovuto, per poter eseguire l'autopsia sul corpicino e consentire agli indagati di partecipare con un loro consulente di parte all'esame irripetibile.

Anche la famiglia potrà nominare un perito di fiducia.

La vicenda è al vaglio anche della Asl che ha chiesto una dettagliata relazione e ha predisposto un audit interno. La Asl, in una nota, parla di «un caso di morte intrauterina». «Abbiamo subito avviato un'indagine per fare piena luce sull'accaduto - dice il dg Maurizio Di Giosia - e dare risposte alle legittime domande dei familiari e anche del nostro personale. Gestiamo questa triste vicenda nella massima trasparenza e con spirito di massima collaborazione con tutte le parti coinvolte. Alla famiglia va il nostro cordoglio, la comprensione per l'immenso dolore».

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