Giornata Mondiale della Pasta, i 5 miti da sfatare: dall'indice glicemico ai nutrienti, facciamo chiarezza

La pasta è l'alimento italiano per eccellenza, ma siamo sicuri di conoscerla davvero?

Giornata Mondiale della Pasta, i 5 miti da sfatare: dall'indice glicemico ai nutrienti, facciamo chiarezza
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Mercoledì 25 Ottobre 2023, 12:25 - Ultimo aggiornamento: 12:49

Oggi, 25 ottobre, si celebra la Giornata mondiale della pasta, e quale miglior giorno per sfatare un po' di falsi miti e conoscere meglio il piatto italiano per eccellenza? Secondo i dati di AstraRicerche, ben il 99% dei connazionali la porta in tavola almeno una volta a settimana, con più della metà che la mangia quotidianamente e 1/4 che la consuma 4-5 volte in 7 giorni. Insomma, la vera è propria regina del Made in Italy, mentre, parallelamente, spopolano prodotti 'low carb' e diete iperproteiche, nella convinzione che pasta e carboidrati non siano buoni alleati per chi cerca di perdere peso.

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Ma è davvero così? Giulio Gaudio, esperto dietista nutrizionista, smonta 5 falsi miti sulla pasta e il suo consumo.

"La pasta fa ingrassare"

Questa è davvero la prima credenza da sfatare: «Così come quasi tutti gli alimenti - chiarisce lo specialista - la pasta apporta calorie.

Tuttavia sono la quantità di pasta che si consuma durante una giornata e il resto della dieta a determinare un aumento di peso o meno».

«Mangiare porzioni di pasta eccessive e condimenti ipercalorici può portare all'accumulo di grasso, ma la pasta può essere comunque parte di una dieta equilibrata», assicura il nutrizionista.

"La pasta a cena non va mangiata"

Si tratta di un'altra credenza davvero diffusissima, portata avanti anche da molti sedicenti esperti e guru dell'alimentazione. Invece, afferma il nutrizionista Giulio Gaudio, e «Può essere mangiata senza problemi».

«Questo falso mito deriva dal fatto che si pensa che durante il sonno il corpo non bruci energia, ma non è assolutamente così. Infatti il corpo umano brucia calorie anche durante il sonno per mantenere correttamente le proprie funzioni vitali», spiega.

Per fare un esempio, «durante 8 ore di sonno si bruciano circa 500 kcal, che corrispondono ad esempio alle calorie di 100 grammi di pasta condita con delle verdure e un cucchiaio d'olio. Inoltre la pasta, essendo ricca di carboidrati, può provocare sonnolenza e quindi aiutare ad addormentarsi».

Indice glicemico e "picchi di zucchero"

Il terzo falso mito da sfatare, prosegue Gaudio, riguarda il presunto indice glicemico alto proprio della pasta, che causerebbe picchi di zucchero nel sangue. «La pasta di semola ha un indice glicemico medio - sconferma finalmente il nutrizionista - quindi né alto né basso. Tuttavia l'indice glicemico della pasta può essere ridotto condendola con una fonte di proteine e di fibre. Infatti le proteine e le fibre abbassano l'indice glicemico complessivo del pasto».

Pasta intergale sì o no?

Sull'opzione integrale, il nutrizionista ammette: «La pasta integrale è una scelta nutrizionalmente migliore rispetto alla pasta raffinata  poiché contiene più fibre e nutrienti. Tuttavia - precisa - la scelta dipende dalle esigenze individuali e preferenze personali. Entrambe le varianti possono essere incluse senza problemi in una dieta equilibrata».

Solo carboidrati?

Infine, il 5° ed ultimo falso mito consiste nella credenza secondo cui la pasta apporterebbe solo carboidrati. Ma è davvero così? «La pasta non apporta solamente carboidrati - afferma il nutruzionista - ma è anche una fonte di proteine vegetali. Più precisamente, 100 grammi di pasta di semola apportano circa 13 grammi di proteine».

«Tuttavia - precisa Gaudio - le proteine della pasta non sono completamente paragonabili a quelle della carne, ma abbinando la pasta a dei legumi si va a creare un pasto completo di tutti gli aminoacidi essenziali, ovvero i 'mattoni' delle proteine».

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