Il Comune della città emiliana ha già inviato una comunicazione alle famiglie in nome del rispetto etico, visto l’aumento delle scelte vegetariane e vegane e l’importanza salutistica, protettiva nei confronti di molte patologie, della frutta e della verdura.
Richiedere un menu alternativo e personalizzato in base a particolari esigenze (motivi di salute, come allergie e intolleranze, o anche religiosi) in realtà è già un diritto nel nostro Paese. Ma sarebbe meglio dire “sarebbe” un diritto perché spesso i genitori incontrano parecchie difficoltà a che sia rispettato.
Per questo l’esempio ufficiale di Bologna può fare da apripista.
Sulla questione non mancano dibattiti e dubbi. Di quanti non approvano il fatto che i bambini debbano essere vegani non per scelta propria ma dei genitori. E che penano sarebbe meglio aspettare che crescano per esserne consapevoli e non obbligati ad esserlo. A chi invece ritiene la dieta vegana totalmente contro indicata per l’infanzia risponde dall’Academy of Nutrition and Dietetics: se ben bilanciata è adatta a qualsiasi età.
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