La dieta deve essere più varia possibile, ricca di aminoacidi (che contengono zolfo e cistina, utili a formare la cheratina), di antiossidanti, di zinco e altri minerali come ferro, rame, selenio e manganese (per rinforzare le chiome) e di vitamine, soprattutto quelle del gruppo B, per stimolare la crescita e regolarizzare la produzione di sebo.
«Si può trovare la vitamina B - spiega il dermatologo Antonino Di Pietro - in cereali integrali, piselli, yogurt, lievito di birra, il ferro nella carne, il rame in fegato, arance e aragoste, lo zinco in ostriche, carne di manzo e pane, il selenio in uova, pollame, cereali, il manganese in pane integrale, castagne e avocado. Le proteine non devono mancare, perché in quel caso nel giro di pochi giorni il diametro del bulbo del capello si ridurrebbe, favorendone la caduta, la scomparsa del colore e della lucentezza».
A far male ai capelli non c'è un cibo in particolare, quanto piuttosto un'alimentazione poco equilibrata. Anche un eccesso di bevande alcoliche è dannoso per i capelli: l'assunzione sistematica di alcol intacca i vasi sanguigni che nutrono il bulbo da cui il capello cresce.
Il fumo ovviamente incide su una chioma sana, poiché impedisce l'assorbimento di alcune sostanze preziose per la salute del cuoio capelluto. La stipsi, infine, potrebbe essere una delle concause della caduta e della debolezza dei capelli. Importante inserire quindi nella dieta verdura fresca (preferibilmente di colore verde e arancio, ricca di vitamina A ed E) e fibre, per assicurare un buon transito intestinale.
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