Nel primo cso le pietanze venivano consumate con calma: i volontari sono stati invitati a immaginare di non avere vincoli di tempo, a procedere con piccoli morsi, a msticare bene e a fare delle pause. Nel secondo caso la velocità aumentava e ai partecipanti è stato detto di dare morsi più grandi, di masticare velocemente e addirittura di non riporre mai le posate sul tavolo.
A conclusione dello studio, i ricercatori hanno messo in evidenza una riduzione statisticamente significativa del consumo calorico durante il lento rispetto al pasto veloce: 88 calorie in meno. Ma solo per le persone di peso normale. Il gruppo in sovrappeso o obeso ha invece evitato di introdurre 58 calorie.
«Rallentare la velocità con cui si mangia - spiegano gli autori - ha portato a una significativa riduzione dell'apporto energetico in presenza di un peso nella norma, ma non se questo è eccessivo. Tutto ciò può essere dovuto all'effetto di sapere di essere sotto studio. E' possibile che i soggetti in sovrappeso e obesi si sentissero più consapevoli del proprio essere fuori forma e che quindi abbiano mangiato di meno durante la ricerca». Entrambi i gruppi, comunque, hanno avvertito meno senso di fame e hanno consumato più acqua nelcaso del pasto lento.
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