Sesso, l'uomo dopo i 50: calano testosterone e desiderio cresce la terapia ormonale

Sesso, l'uomo dopo i 50: calano testosterone e desiderio cresce la terapia ormonale
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Giovedì 11 Dicembre 2014, 20:34 - Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre, 22:17
E' ancora un tabù per molti uomini, diffidenti nell'affrontare l'argomento con il proprio medico, è il calo del testosterone (l'ormone sessuale maschile per eccellenza) che colpisce il 50% degli over '50.

Le conseguenze sono un'erezione non completa e la fase orgasmica che avviene in un solo tempo invece che in più tempi.

E' l'anticamera dell'andropausa anche se per gli specialisti «non ha senso parlare di questa patologia per gli uomini mettendola sullo stesso piano della menopausa femminile: nell'uomo l'effetto è molto più sfumato e non c'è un tramonto della fertilità: il termine corretto è ipogonadismo ad insorgenza tardiva». A spiegarlo è Francesco Lombardo, endocrinologo e andrologo del Policlinico Umberto I di Roma nonché esperto dei disturbi sessuali maschili.

«Quando si cominciano ad abbassare i livelli di testosterone - prosegue l'esperto - ma ancora non ci sono i veri sintomi dell'ipogonadismo, negli anziani si riscontrano anche l'astenia, la perdita del desiderio e dell'erezione mattutina, quest'ultima un barometro per lo studio della sfera sessuale.Il trattamento si basa sulla terapia con il testosterone dopo aver sottoposto il paziente ad una serie di analisi».

Il sintomo più frequente di ipogonadismo è la riduzione della libido, che è correlata direttamente con i livelli di testosterone. Sebbene la potenza non dipenda dalla concentrazione dell'ormone, una riduzione marcata della libido provoca la disfunzione erettile. L'ipogonadismo maschile può causare anche la comparsa di astenia, perdita di emergia, debolezza muscolare e una riduzione del senso di benessere. Nei casi più gravi si arriva fino alla perdita dei peli e delle caratteristiche secondarie maschili.
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