Medicina, primo corso di pratica su cadaveri:
«Così i chirurghi non commetteranno più errori»

Medicina, primo corso di pratica su cadaveri: «Così i chirurghi non commetteranno più errori»
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Mercoledì 15 Aprile 2015, 16:49 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 10:30
Ha preso il via oggi ad Arezzo, fino
al 17 aprile, il primo corso internazionale di esercitazione su cadaveri per chirurghi.
E' il Congresso internazionale di dissezione 'hands-on' per specialisti in Neurochirurgia. In pratica, si tratta di una tre giorni riservata a specialisti e futuri professionisti di età tra i 30 e i 40 anni che permette di operare su «preparati anatomici umani» (ovvero cadaveri o parti di essi) per studiare al meglio l'anatomia e per «non commettere in futuro errori su pazienti che rischiano la vita».

È la prima volta che un corso internazionale di apprendimento di questo genere si tiene nel nostro Paese, date le difficoltà create dal fatto che la legge vieta l'utilizzo di cadaveri di italiani a tale fine di ricerca: per questo motivo, i corpi oggetto di studio durante il corso sono tutti provenienti dall'estero, in particolare dagli Usa. «La nostra legge - afferma il neurochirurgo Luciano Mastronardi - vieta l'utilizzo di cadaveri italiani per questa fondamentale metodologia di lavoro e studio, mentre negli altri Paesi questo metodo formativo viene riconosciuto come indispensabile per la didattica». Questo nostro limite, sottolinea l'esperto, «ci mette in analogia con lo scenario greco: noi siamo i fanalini di coda della ricerca e della didattica in chirurgia».
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