Il nuovo sistema ha dimensioni ridottissime come una pila ministilo di 3 gr. ed è particolarmente indicato per bambini vittime di sincopi la cui causa è difficile da diagnosticare con certezza con le routinarie indagini strumentali. Il sistema è in grado di funzionare per 3 anni comunicando da casa ogni giorno l’elettrocardiogramma al Centro Specializzato.
L’applicazione del dispositivo è stata eseguita dall’equipe di cardiostimolazione composta da Maurizio Santomauro, Luigi Matarazzo, Giuseppina Langella. L’inserimento del minuscolo monitor cardiaco è avvenuto con una procedura minimamente invasiva, tramite una puntura sotto pelle nella zona pettorale sinistra, senza necessità di anestesia e di punti di sutura, consentendo al bambino di lasciare l’ospedale dopo poche ore.
Alla mamma è stato contemporaneamente consegnato un monitor esterno di telemedicina MyCareLink che, posizionato presso l’abitazione del bambino, consentirà di trasmettere i dati direttamente all’ospedale , utilizzando la tecnologia cellulare per la telefonia mobile globale, attiva anche dall’estero. Il dispositivo miniaturizzato è impiantabile anche agli adulti , è compatibile con la risonanza magnetica, ha ottenuto il marchio Ce ad ottobre 2013 in Europa ed è in fase di approvazione negli Stati Uniti.
Spesso nei bambini la sincope rimane inspiegata in piu’ del 30% dei casi e pertanto non si riesce a curarla. Il piccolo, a cui è stato inserito il nuovo dispositivo, soffriva da oltre 3 anni di svenimenti improvvisi con cadute a terra che ne hanno condizionato fortemente la vita in casa, a scuola e nello sport. L’equipe del prof Vosa spera che con questo nuovo sistema, arrivando rapidamente a una diagnosi, possa decidere la migliore terapia in grado di assicurare una vita normale al bambino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA