Il sonno ristoratore fa diminuire il rischio di demenza

Il sonno ristoratore fa diminuire il rischio di demenza
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Venerdì 12 Dicembre 2014, 21:10 - Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre, 20:17
Un riposo mette, gli adulti come gli anziani, al riparo dal rischio demenza. Chi soffre di disturbi del sonno come l'apnea notturna o non trascorre un numero sufficiente di ore nel cosiddetto “sonno profondo” , la fase del sonno in cui ci rigeneriamo e il cervello si riasesta e riordina - potrebebro infatti avere un rischio maggiore di soffrire della malattia. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista “Neurology ” e condotto da Rebecca Gelber del VA Pacifica Islands Health Care System ad Honolulu, Hawaii.
Già numerosi studi in passato hanno insinuato il dubbio che i disturbi del sonno in qualche modo favorissero l'insorgenza della demenza. In questo lavoro gli esperti hanno tenuto sotto osservazione per divrsi anni un campione di 167 anziani di età media 84 anni all'inizio dello studio.

I volonatri sono stati studiati durante il sonno direttamente nelle loro case, in particolare con strumenti ad hoc è stato misurato se soffrissero di apnee notturne, un disturbo respiratorio che causa anche danni al cervello attraverso piccole ma significative carenze temporanee di ossigenazione.

I ricercatori hanno anche misurato quante ore di sonno profondo dormissero. E' emerso che in presenza di uno o entrambi i disturbi del sonno gli anziani presentano evidenti segni di danno cerebrale noti, appunto, per il loro rapporto con il rischio di ammalarsi di demenza.
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