La paziente aveva sviluppato una grave malattia della valvola aortica (stenosi valvolare aortica serrata) che la costringeva ad uno stato di grave sofferenza con affanno e mancanza del respiro anche dopo i minimi sforzi. La signora è stata assistita dal groppo coordinato da Filippo Crea, ordinario di Cardiologia all’università Cattolica e direttore del Polo di Scienze cardiovascolari e toraciche Gemelli.
La paziente, quasi centenaria, ha superato brillantemente l’intervento e l’immediato post-operatorio grazie anche alle cure dei cardio-rianimatori del Gemelli diretti da Franco Cavaliere e dopo una settimana di degenza e un periodo di riabilitazione, è tornata a casa in piena autonomia. «Questo approccio - spiega Massetti - è stato realizzato sulla paziente come un sarto confeziona un abito su misura e il limite dell’età è stato superato grazie alla grande collaborazione di tutti gli specialisti che hanno messo in sinergia le proprie competenze per realizzare questo intervento chirurgico salvavita».
«L’invecchiamento della popolazione italiana - commenta Antonio Rebuzzi direttore dell’Unità intensiva cardiologica del Gemelli - richiede continue sfide che i medici possono affrontare non solo introducendo nuove terapie, ma anche modificando la gestione centrata sul paziente all’interno dell’ospedale. La creazione di percorsi clinici specifici per ogni patologia cardiaca insieme a una ristrutturazione dei reparti, degli ambulatori e delle sale operatorie, costituiscono un reale progresso nella diagnosi e cura delle malattie cardiache».
L’Area Cardiovascolare del Policlinico A. Gemelli rappresenta sempre più un polo di riferimento per numerosi pazienti provenienti da tutta l’Italia e i dati relativi all’attività svolta durante l’anno 2016 dimostrano questa eccellenza con oltre 250 interventi di chirurgia valvolare eseguiti con successo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA