«Una vera e proparia malattia sociale che colpisce uomini e donne indipendentemente». Parola di Paolo Cherubino, presidente della Società italiana di ortopedia e traumatologia che ricorda come in Italia sono circa 15 milioni le persone che soffrono di cervicalgia e che ricorrono a cure mediche. Anche per colpa di cattive abitudini lavoartive e non come le maratone seduti davanti al pc o quelle, per le donne, sui tacchi alti.
«Il dolore al collo, alla nuca e alle spalle coinvolge sempre un numero maggiore di persone. Questi pazienti - spiega ancora Cherubino - indipendentemente dal sesso e dall'età, sono costretti a vivere una vita di disagio e sofferenza. Le cause delle cervicalgie sono molteplici, quella posturale è sicuramente la più importante e frequente: spesso è dovuta a motivi lavorativi ma anche ad attivita sportive mal eseguite o a comportamenti o stili di vita poco corretti, come l'abitudine ad indossare calzature con tacchi vertiginosi. In molti di questi casi il fastidio e il dolore possono essere così importanti da incidere sulla qualità della vita».
La causa posturale è la più frequente, ma non certo la sola. Patologie degenerative, da sovraccarico, post-traumatiche, concorrono alla frequenza di questa fastidiosa ed invalidante patologia.
Una raccomandazione alle donne: evitare di indossare troppo spesso calzature con tacchi troppo alti, anche perché, oltre alla cervicale, si può incorrere in altri dolori o fastidi localizzati nella regione dorso lombare della colonna vertebrale, ginocchia, caviglie, piedi.
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