Autismo, quali i segnali
Giornata mondiale
serata a Roma con film e concerto

Autismo, quali i segnali Giornata mondiale serata a Roma con film e concerto
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Sabato 29 Marzo 2014, 00:09 - Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 17:21

ROMA Due anni. E' il tempo medio che trascorre da quando i genitori iniziano ad accorgersi che il sistema nervoso del bambino non si sviluppa come dovrebbe e la diagnosi certa di autismo. Tra i 12 e i 18 mesi i primi sintomi, da 0 a 5 anni la fase di maggiore malleabilità del cervello. Un intervento intensivo nei primissimi anni di età oggi dimostra che può avere i suoi effetti. Ma, purtroppo, sia i genitori che il prsonale degli asili nido non hanno conoscenze tali da poter identificare i campanelli d'allarme della malattia.
Proprio per aiutare le famiglie di oggi (in Italia sono circa 600mila) con bambini o ragazzi autistici e per quelle di domani all'auditorium del Massimo è stata organizzata una serata di beneficenza per mercoledì 2 aprile, la Giornata mondiale dell'autismo.
Una serata (www.boxofficelazio.it), presentata da Elisabetta Pellini e Gianluca Nicoletti, durante la quale sarà presentato il primo documentario sulla malattia “Ocho pasos adelante” girato in Argentina dalla regista italiana Selene Colombo (storie di 5 bambini con diversi gradi di autismo, storie di genitori e terapisti). Il primo documentario che mostra le strategie per riconoscere chiaramente i sintomi.
Il filmato è stato selezionato dalle Nazioni Unite per la proiezione, il 2 a New York, nella famosa Ecosoc Chamber di 600 posti davanti a rappresentati di 193 paesi.

Dopo il filmato, mercoledì all'auditorium del Massimo, concerto con Danilo rea, Tosca, Francesco Taskayali, Pier Cortese, Pilar, Federico Ferrandina, Ilaria Graziano & Francesco Forni, Giovanni Baglioni.
Il ricavato, biglietti da 10 e 20 euro, sarà devoluto all'Associazione culturale pediatri. L'obiettivo è far conquistare a Roma un primato d'eccellenza grazie ad un progetto pilota che sarà esportato in tutta Italia. A settembre cominceranno nella Capitale corsi destinati a pediatri e operatori degli asili nido per imparare a riconoscere i campanelli d'allarme della malattia e individuare i bambini a rischio.

Il progetto, “Otto passi avanti”dovrebbe coinvolgere anche i genitori dei bambini che frequentano gli asili nido comunali. Il coordinamento all'Associazione culturale pediatri, a questa si affiancheranno nella formazione l'ospedale pediatrico Bambino Gesù e l' Istituto Superiore di Sanità.

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