Bambini e televisione, massimo due ore. Poi scatta il rischio ipertensione

Bambini e televisione, massimo due ore. Poi scatta il rischio ipertensione
di Antonio Bonanata
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Venerdì 27 Febbraio 2015, 13:12 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 14:26
Che la vita sedentaria facesse male alla salute dei bambini non ci stupisce più di tanto. Ma quantificare con precisione il tempo sottratto all'attività fisica o ad altri interessi, indicando le conseguenze negative cui essi vanno incontro, è la novità di un recente studio brasiliano, condotto presso l'Università di San Paolo. La ricerca offre una cifra esatta, di cui le mamme farebbero bene a tener conto: i bambini che trascorrono più di due ore davanti al televisore, o allo schermo di un computer, rischiano di soffrire di pressione alta.

Ma i numeri presentati da questo studio non finiscono qui: il range di età preso in considerazione va dai 2 ai 10 anni e la percentuale di rischio si attesta intorno al 30 per cento. La mancanza totale di attività fisica porta il dato fino al 50 per cento. I risultati, pubblicati sull'International Journal of Cardiology, sono il frutto di due anni di ricerche su 5220 bambini di otto diversi paesi europei.

A guidare i ricercatori, il dottor Augusto Cesar De Moraes, che commenta: «Lo studio mostra il numero di nuovi casi di alta pressione arteriosa e il legame tra attività fisica e vari tipi di comportamenti sedentari con il rischio di ipertensione tra i bambini europei».

Il dottor De Moraes mette in guardia dalle gravi implicazioni che a lungo andare potrebbero prodursi: «La pressione alta può causare problemi cardiovascolari nel corso della vita, soprattutto in età adulta, ad esempio aumenta il rischio di danni ischemici o infarti». Nel periodo preso in esame, si è visto che in 110 bambini su 1000 si registrava una elevata pressione sanguigna. Ma l'ipertensione nei minori non è misurabile con la stessa esattezza che si riscontra negli adulti.

La pressione arteriosa di un bambino è considerata alta se supera il 95 per cento di quella registrata in altri soggetti di uguali età, peso e sesso. I ricercatori concludono preoccupati: "Queste cifre sono allarmanti, considerando che comportamenti sedentari sono molto comuni tra i bambini di oggi e rischiano di consolidarsi con l'avanzare dell'età".