Il Reatino terra di centenari: un secolo per nonna Elena. Il segreto del “buon vivere” in Sabina / Le foto

Elena Dragonetti, neocentenaria a Selci in Sabina
di Samuele Annibaldi
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Giovedì 14 Settembre 2023, 10:28 - Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 16:15

RIETI - Ha tagliato il traguardo dei 100 anni Elena Dragonetti (penultima di 5 figli) nata a Selci nel cuore della Sabina l'11 settembre 1923 da una delle famiglie più signorili del paese.

Per il secolo di vita raggiunto da “nonna” Elena si è mobilitata  l’intera comunità con una grande festa alla quale ha preso parte, oltre ai fasmiliari, il primo cittadino di Selci, Egisto Colamedici, il quale ha omaggiato la signora Elena con un mazzo di fiori ed una pergamena a nome dell’amministrazione comunale e dell’intera cittadinanza.

 

La storia. Sposata nel 1954 con Silvio Urbani, la signora Elena ha avuto due figli, Innocenza e  Antonio venuto a mancare prematuramente nel 2018. Alla festa oltre la figlia Innocenza anche i nipoti, Andrea Marchetti, Letizia e Irene e i pronipoti Alessandro Marchetti ed Elena Costa entrambi nati nel 2020. La signora Elena, per tutti “Nenella”, incredibile a dirsi, ha lavorato per più di 60 anni nel negozio di alimentari e bar della famiglia Urbani fino a 95 anni.

La grande festa alla quale ha partecipato anche la Banda musicale del paese, si è svolta al Bar Trilly dove Elena Dragonetti ha spento le candeline per i suoi 100 anni sulla torta preparata per l’occasione insieme ai familiari, parenti amici con una comunità intera a brindare con lei per il traguardo raggiunto.

“Importante aggiungere più vita agli anni, non più anni alla vita” è stata la dedica del bar riservata ad Elena che va ad aggiungersi al nutrito lotto dei centenari in Sabina, una terra dove essere longevi è ormai una caratteristica diffusa e sono diversi coloro i quali hanno spento cento candeline e in molti casi anche qualcuna in più.

Il segreto del vivere bene in Sabina. Il segreto dell’elisir di lunga vita per chi abita in Sabina, in questo angolo del Lazio, va ricercato nell’alimentazione e negli stili di vita come spiega il sindaco di Poggio Catino e presidente del Gal Sabino, Walter Ferzi, medico di medicina generale da decenni. “La qualità della vita e lo stesso stile di vita che si ha nei paesi aiuta e non poco- spiega il dottor Ferzi- l’alimentazione e le qualità del prodotto locale più usato, l’olio extravergine d’oliva che in Sabina ha una acidità pari allo zero con le proprietà organolettiche contenute fa davvero la differenza. Nei nostri paesi si è ovviamente meno stressati che nelle metropoli e la qualità dell'aria in territori perlopiù collinari o montani non sono fattori trascurabili”.

Abbiamo posto la stessa domanda ad un biologo, Gastone Bianchetti, titolare del laboratorio analisi cliniche Mendel a Casperia il quale , ha anche una esperienza diretta considerato che la mamma è vissuta oltre i 99 fermandosi a un passo dai 100. 

 “Tra i fattori fondamentali - spiega il dottor Bianchetti - ci sono quelli ambientali, l’alimentazione e lo stile di vita. La Sabina è perlopiù una terra lontana dai grandi insediamenti industriali. L’aria è buona e non c’è inquinamento. Inoltre ancor oggi  nei nostri paesi una tradizione di tipo rurale ed agricolo con produzioni nostrane che sono più o meno quelle stesse che avevano i nostri antenati i quali  si nutrivano in maniera genuina con i cosiddetti pasti poveri, dai legumi alle verdure di campo, pasta e pane fatti in casa aiuta non poco. Nel frattempo le aziende agricole produttrici ormai praticano tutte il biologico. Rispetto alla vita di città c’è anche una incidenza minore del fattore stress”.

Anche il dottor Bianchetti come il medico di Poggio Catino Ferzi, parla del prodotto principe della Sabina, il ricercatissimo olio extravergine d’oliva.   “Il nostro olio extravergine d’oliva - dice Bianchetti - con Hdl alto, il cosiddetto colesterolo buono, con proprietà antiossidanti e che prevengono le infiammazioni delle cellule e questo  non è un alimento trascurabile nelle nostre diete. I fattori proteici - inoltre - in una alimentazione corretta. possono e fanno la differenza. I nostri anziani o per forza o per volontà hanno sempre prestato particolare attenzione all’aspetto alimentare, e la storia ci insegna oggi che avevano ragione loro. Una alimentazione dove prevalgono vegetali - conclude il biologo Gastone Bianchetti - con verdure fresche e alimenti non conservati o congelati che perdono nel tempo le proprietà organolettiche e nutrizionali, costituiscono un aspetto che, unito a tutto quanto abbiamo elencato finora a lungo andare nel tempo fanno davvero la differenza per poter vivere bene e più a lungo”.  

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