Con Cattelan un salto nel realismo

Folla di celebrity al vernissage della mostra “Effetto notte”: 150 opere

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di Gustavo Marco Cipolla
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Domenica 28 Aprile 2024, 00:05

Oltre 150 opere e mille invitati alle Gallerie nazionali di arte antica per il vernissage dell’esposizione “Effetto notte: nuovo realismo americano”, che vanta la curatela di Massimiliano Gioni e Flaminia Gennari Santori ed è stata realizzata con Aïshti Foundation di Beirut, una della più prestigiose istituzioni del collezionismo contemporaneo, creata 25 anni fa dall’imprenditore Tony Salamé insieme alla moglie Elham. Flash e folla di esperti, critici ed estimatori in via delle Quattro Fontane per ammirare le tele nello “Spazio Mostre” di Palazzo Barberini. Luci e colori invadono i saloni, dall’Atrio Bernini al Borromini, la Sala Ovale e dei Marmi, l'appartamento settecentesco. All’opening, fra stucchi e decori barocchi, tanti gli ospiti internazionali accolti dal direttore delle Gallerie Thomas Clement Salomon accanto ai curatori che raggiungono i coniugi Salamé. Il dg dei Musei Massimo Osanna ha manifestato il suo apprezzamento per il percorso espositivo.
E poi c’è Maurizio Cattelan, guest star con una sua creazione, seguito da Tunji Adeniyi-Jones tra gli artisti presenti. Non hanno perso l’evento Cecilia Alemani, direttrice artistica della 59esima Biennale d’Arte, il ministro del turismo del Libano Walid Nassar, il direttore di Maxxi Arte Francesco Stocchi, la direttrice di Galleria Borghese Francesca Cappelletti e Anna d’Amelio, al timone della Fondazione Memmo. Arrivano Gregor Lersch, alla guida del Museo Casa di Goethe, il presidente di Mondo Mostre Tomaso Radaelli, l’art dealer Marion Franchetti e Marco Tirelli, che presiede l’Accademia di San Luca. Ecco il ceo di Fendi Serge Brunschwig con la consorte Valerie e i collezionisti libanesi Alexis e Anne-Marie Habib.
Il titolo dell’expo deriva da un lavoro della newyorkese Lorna Simpson, “Day for night”, ed è un trucco del cinema per riprendere scene notturne durante il giorno.

Lo ha reso celebre François Truffaut nel 1973 con il film “La nuit américaine”. Si vedono gli storici dell’arte Paola Bonami, Branwen Jones, Daniela Lancioni, Massimo Mininni, Cristiana Perrella, Bartolomeo Pietromarchi. E, ancora, i talentuosi Marcello Maloberti, Giuseppe Pietroniro, Gianni Politi, le galleriste Bea Bertini e Alessandra Bonomo, il curatore Jeffrey Deitch, il critico Hans Ulrich Obrist e Nathan Clements-Gillespie, che dirige Frieze Masters.

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