Cervello dei giovani, alcol e droga danneggiano come l'Alzheimer

Cervello dei giovani, alcol e droga danneggiano come l'Alzheimer
2 Minuti di Lettura
Venerdì 22 Maggio 2015, 21:04 - Ultimo aggiornamento: 24 Maggio, 21:36
Al cervello dei giovani alcol e droga provocano danni simili a quelli dell'Alzheimer. Il messaggio è di Giulio Maira, neurochirurgo dell'Humanitas di Milano e del Campus biomedico di Roma che ha presentato alla Regione Lazio la campagna “IoAmolavita” (www.ioamolavita.org) organizzato dal consigliere regionale Michele Baldi capogruppo Lista Civica Zingaretti e la Fondazione Atena che si occupa di ricerche sul cervello.

«Il protratto uso di alcol e droghe - ha spiegato il neurochirurgo ad una platea di studenti di sei scuole di Roma e provincia - produce devastazioni simili a quelli della demenza senile. A causa della droga sono in aumento anche i casi di ictus sotto i 40 anni. Noi contiamo 200 casi di ictus ogni centomila abitanti che tra i consumatori di sostanze stupefacenti salgono a 2.800 ogni centomila abitanti. Conseguenze che dobbiamo combattere».
Maira aggiunge:«Il nostro obiettivo è educare e informare i più giovani sui danni che l'abuso di droghe ed alcol causano al cervello. In particolare, con la campagna, approfondiremo in modo scientifico i meccanismi attraverso i quali l'assunzione di queste sostanze altera il funzionamento cerebrale causando danni anche irreversibili e inducendo comportamenti anomali e pericolosi».

Sono 50mila i ragazzi sotto i 20 anni che fanno uso di sostanze psicotrope e quasi 400.ooo gli studenti che almeno una volta nella vita hanno utilizzato psicofarmaci senza prescrizione. E sempre più giovanissimi in Italia, secondo l'Istituto superiore di sanità, iniziano a bere a 11 anni: a 11 anni (contro la media europea di 13). Sono numeri agghiaccianti - ha commentato il comico Maurizio Battista testimonial della campagna che ha sdrammatizzato con una battuta: «Negli altri paesi tre bevono e uno guida, qui anche, ma è quello senza patente. Nella vita c'è chi segue e c'è chi sceglie, è meglio scegliere».

Il fenomeno è particolarmente elevato in città come Roma. Otto giovani romani su 10 fumano cannabis o altre droghe, è la fotografia scattata da rapporto Ceis Don Picchi su un campione di tremila studenti delle scuole della Capitale, tra 12 e 18 anni, il 75% ammette di faruso più o meno regolare di hashish o marijuana. «Questo è l'inizio della campagna che è poratata avanti esclusivamente su base volonatria - ha fatto sapere Miche Baldi - ora ci espanderemo nel resto della Regione, anche diffondendo il vieo della giornata»