Mangiare spinaci tutti i giorni ritarda di 11 anni il declino cerebrale: la ricerca dell'Università di Chicago

Mangiare spinaci tutti i giorni ritarda di 11 anni il declino cerebrale: la ricerca dell'Università di Chicago
di Antonio Bonanata
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Martedì 31 Marzo 2015, 16:59 - Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 14:09
Che gli spinaci facessero bene, lo sappiamo dai tempi di Braccio di Ferro; un recente studio svedese ha infatti confermato il legame che questo prezioso vegetale ha con l’aumento della forza muscolare. Ma è dall’America, e precisamente dall’Università di Chicago, che arriva un’altra buona notizia per gli amanti degli spinaci: assumerne una porzione quotidiana contribuisce a far “ringiovanire” il cervello di 11 anni, oltre a prevenire da malattie neuro-degenerative, come l’Alzheimer, e dalla demenza senile.
I risultati dello studio saranno illustrati questa settimana durante la Conferenza di biologia sperimentale a Boston. A capo dell’equipe che ha condotto la ricerca, la dottoressa Martha Claire Morris, che spiega: «Perdere le capacità mnemoniche o cognitive è una delle più grandi paure di chi invecchia. Dall’inizio del declino delle abilità mentali è fondamentale, per prevenire il morbo di Alzheimer e la demenza, aumentare il consumo di verdura a foglie, che può costituire un modo semplice, non invasivo e conveniente per proteggere il cervello dal decadimento». I benefici derivanti dai vegetali a foglia sono legati agli alti livelli di vitamine e sostanze nutritive in essi presenti, tra cui la vitamina K, la luteina, l’acido folico e il beta-carotene.
I risultati di questa ricerca sono il frutto di 19 diversi test di valutazione delle funzioni cognitive su circa mille volontari (81 anni di età media), monitorati annualmente in un periodo che va dai 2 ai 10 anni. I test presentavano 144 voci e, tra le altre cose, i partecipanti dovevano indicare quali cibi e bevande facessero parte della loro dieta alimentare quotidiana. Coloro che assumevano regolarmente una porzione di spinaci, una o due volte al giorno, manifestavano un declino mentale inferiore rispetto a chi non aveva questa abitudine, anche quando venivano presi in considerazione altri fattori, tra cui l’istruzione, l’attività fisica e l’ereditarietà familiare. Il dato che colpisce positivamente, più di tutti gli altri, sta nel numero di anni (ben 11) che bloccano il declino cognitivo in coloro che mangiano quotidianamente spinaci.