Sesso, 20mila protesi di pene all'anno in Usa, Italia fanalino di coda

Sesso, 20mila protesi di pene all'anno in Usa, Italia fanalino di coda
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Sabato 10 Ottobre 2015, 19:55 - Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 17:41
Negli Stati Uniti «ogni anno si impiantano 20mila protesi peniene, in Italia siamo fermi a 350, perché è resistente tra gli urologi la convinzione che i problemi sessuali post intervento oncologico alla prostata si possono risolvere solo con la terapia psicologica o con i farmaci. Ma non è così, oggi le protesi possono davvero ridare una vita sessuale attiva. E' ora di finirla con un atteggiamento ostile da parte dei colleghi». A parlare è Gabriele Antonini, urologo-andrologo del dipartimento di Urologia U Bracci dell'Umberto I La Sapienza università di Roma. Unico italiano invitato al World congress of medical sexology in corso a Miami.

«I farmaci possono compensare una disfunzione erettile minima - prosegue Antonini - ma se si ha il diabete o si è subìto un intervento di chirurgia pelvica si avrà questo tipo di problema nel 90% dei casi. E un impianto di protesi al pene può ridare una vita sessuale completa».

Da alcune ricerche presentate al congresso di Miami, che unisce la sessuologia e l'urologia, è emerso «come stiano cambiando anche i gusti sotto le lenzuola delle donne, la preferenza quando parliamo di dimesioni dell'organo sessuale maschile non va più sulla lunghezza ma sulla larghezza».

Un dato che si scontra spesso con i tabù e i pregiudizi degli uomini, soprattutto di chi vive con grande sofferenza psicologiche un disturbo della sfera sessuale.
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