Stefano Napolitano, chi è il tennista al terzo turno degli Internazionali. «Tante volte ho pensato di smettere»

A livello giovanile era considerato una dei migliori in Italia, poi i tanti infortuni. Ma coltiva ancora il sogno Coppa Davis

Stefano Napolitano, chi è il tennista al secondo turno degli Internazionali. «Tante volte ho pensato di smettere»
di Giacomo Rossetti
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Giovedì 9 Maggio 2024, 16:13 - Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 16:25

A volte si abusa dell'espressione "seconda giovinezza", ma per Stefano Napolitano è più che calzante. Il tennista biellese, 28 anni, ha battuto il cinese Shang dopo aver eliminato lo statunitense JJ Wolf agli Internazionali BNL d'Italia. Una bella soddisfazione per un atleta che a livello giovanile era considerato una dei migliori in Italia, per poi non mantenere le promesse a causa di tanti infortuni.

Più forte della sfortuna

Originariamente Napolitano avrebbe dovuto affrontare Matteo Berrettini in un derby tutto italiano, ma il ritiro del romano gli ha dato in sorte il rivale a stelle e strisce (lucky loser), poi sconfitto in due set, 6-2 7-6. Oggi ha battuto il cinese Shang in tre set (7-6, 6-1, 6-0) approfittando di qualche problema fisico dell'avversarsio. «Tante volte ho pensato di smettere», ha ricordato recentemente. Eppure, la sua resilienza gli ha permesso di tornare a vincere un Challenger (il Bangalore Open dello scorso febbraio) a distanza di sette anni dall'ultima volta. Una piccola impresa resa ancora più commovente dal fatto che Napolitano si era fatto male all'ultimo turno delle qualificazioni degli Australian Open 2024, e per le prime due settimane dopo il torneo non riusciva ad allacciarsi le scarpe né a toccarsi le ginocchia con le mani.

Davis e Olimpiade, sogni impossibili

Il classe 1995 non ha un repertorio di colpi molto ricco ma, aiutato dall'altezza vertiginosa (196 centimetri), è dotato di un servizio molto potente e di grande solidità da fondo campo. E' soprattutto un atleta che ha sofferto tantissimo e ha imparato a convivere con il dolore. Il piemontese conserva ancora due grandi sogni, e chissà che il cassetto in cui li ha riposti non possa venire aperto: il primo è giocare, almeno una volta, la Coppa Davis con la Nazionale azzurra, mentre il secondo sarebbe partecipare alle Olimpiadi. Sono entrambi quasi irrealizzabili, visto il numero esagerato di grandi giocatori prodotti dal Paese negli ultimi anni, ma come ha detto lui stesso «finché ci sarà anche solo lo 0,1 per cento di possibilità io continuerò a sognare». Nel frattempo, proverà in tutti i modi a entrare in top 100.

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