“La natura delle cose”, il film-cronaca di un malato di Sla

“La natura delle cose”, il film-cronaca di un malato di Sla
2 Minuti di Lettura
Giovedì 30 Marzo 2017, 22:22 - Ultimo aggiornamento: 31 Marzo, 17:03
Il quotidiano di Angelo Santagostino, 70 anni filosofo ed ex sacerdote malato terminale di Sla. Ma anche lo sbarco sulla luna, il camminare in assenza di gravità, il traffico delle città americane, foto e video della vita di Angelo con sua moglie e i suoi figli di molti anni fa. Un film documentario di Laura Viezzoli, realizzato in un anno di incontri e dialoghi tra l'autrice e il paziente, accudito 24 ore su 24 da tre badanti.

Un progetto partito dai diari di Piergiorgio Welby. Settanta minuti di riflessione sul senso della vita (sul fine vita) quando la malattia ti costringe a comunicare solo con gli occhi. Nessuna presa di posizione ma pensieri continui, anche qualche battuta di spirito e tanta nostalgia. La vita è la terra si sente ripetere (voce fuori campo) dal protagonista.
Il film "La natura delle cose" racconta una storia entrando nella casa, nella stanza del malato. Senza che le immagini si trasformino in pietà. Piuttosto è chiaro che l'intento dell'opera (prodotta da Ladoc e finanziata da Marche Film Commission - Fondazione Marche Cultura e Milano Film Network) è quello di far capire la condizione esistenziale del fine vita. Della possibilità, ancora lontana, di arrivare al testamento biologico.

Nel caso di Angelo si assiste ad una immobilità del corpo (contrastano le passeggiate e i movimenti degli astronuati in assenza di gravità) alternata alla presentazione dei nuovi modi di vivere e di comunicare. Con gli occhi,attraverso uno schermo collegato al pc. Angelo, racconta la figlia «chiedeva di morire naturalmente». Un messaggio compreso dall'équipe del medico e dello psicologo palliativisti che lo hanno accompagnato per vari anni. «La terra è finita», scrive ad un certo punto il paziente sempre cosciente e capace lucidamente di esprimere il suo sentire.

Il film, presentato al Senato dall'Associazione Luca Coscioni, è a disposizione del pubblico attraverso la piattaforma MovieDay, dove ciascuno può scegliere la città, la sala e la data in cui vederlo. Un meccanismo di distribuzione dal basso che favorisce la scelta e la partecipazione diretta.  Ad Ancona il 6 aprile, Urbino 7 aprile, Fermo 10 aprile, Milano e Napoli (11 aprile), Torino e Roma (13 aprile).
© RIPRODUZIONE RISERVATA