I FATTI
Tutto si è svolto in pochi istanti ieri mattina. «Eravamo in tre-quattro nel cantiere - la testimonianza - quando abbiamo visto questo uomo che stava correndo accasciarsi lungo le scale. Abbiamo subito chiamato il 118 e l’ambulanza è arrivata in meno di tre minuti, anche grazie al fatto che l’ospedale di Castiglione del Lago è poco distante. Al telefono nel frattempo il personale medico sanitario ci diceva cosa fare, poi una volta arrivati lo hanno preso in carico e sono partiti verso l’ospedale».
L’uomo è arrivato al pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia in condizioni particolarmente delicate: dopo essere passato per la sala rossa del pronto soccorso, è stato immediatamente portato nel reparto di terapia intensiva. Il suo stato di salute al momento è ancora particolarmente grave, tanto che viene costantemente monitorato dal personale medico sanitario.
Ma è chiaro come se non ci fosse stata questa immediata richiesta d’aiuto con intervento rapidissimo dell’ambulanza, molto probabilmente non sarebbe sopravvissuto all’infarto che lo ha colpito.
Per qualche ora, il runner quarantenne ha rappresentato anche un giallo dal momento che nessuno era in grado di dargli nome e cognome. Secondo quanto si apprende, infatti, è uscito ieri mattina di casa per la sua corsa quotidiana ma senza documenti e cellulare. Per questo motivo è stato di fatto sconosciuto per almeno tre ore, finché il fratello preoccupato dal fatto che non fosse ancora rientrato a casa intorno all’ora di pranzo è andato a cercarlo in città mentre i carabinieri stavano cercando di dargli un nome e cognome. Una famiglia col fiato sospeso spera ora solo di avere buone notizie.
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