Secondo i ricercatori del Royal Melbourne Institute of Technology (Rmit) dell'Università di autraliana di Melbourne, coordinati da Kourosh Kalantar-zadeh, i mini-sub potrebbero essere una valida alternativa a tecniche diagnostiche più invasive, come la tradizionale colonscopia.
I primi dati raccolti da questi sensori, inviati in tempo reale a tablet e smartphone, hanno indicato a sorpresa la presenza di un nuovo possibile meccanismo di difesa immunitaria nell'apparato digerente umano. «I dati mostrano che lo stomaco produce sostanze ossidanti per combattere eventuali agenti estranei. Si tratta - ha spiegato Kalantar-zadeh - di uno speciale meccanismo di gastro-protezione che potrebbe essere considerato un nuovo meccanismo immunitario mai osservato prima. Queste informazioni - ha concluso - potrebbero aiutarci a comprendere meglio malattie intestinali come alcune forme di cancro».
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