«Le ricerche - spiega il dottor Massimo Spattini - evidenziano che i tempi di reazione presentano un picco nel tardo pomeriggio quando la temperatura corporea è più alta e per ogni grado Celsius (°C) di aumento di calore corporeo, la velocità di conduzione nervosa aumenta di 2,4 m/sec il che potrebbe spiegare i migliori tempi di reazione agli stimoli, sia uditivi che visivi». Inoltre «la mobilità articolare, la forza “esplosiva” e quella “massimale” raggiungono il livello più alto tra le ore 16 e le 18».
© RIPRODUZIONE RISERVATA