Frosinone, a settembre e ottobre più morti del previsto ma ci sono stati solo 6 decessi per Covid

L'ospedale "Spaziani" di Frosinone
di Pierfederico Pernarella
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Giovedì 26 Novembre 2020, 08:59 - Ultimo aggiornamento: 09:01

In termini assoluti sembrano numeri limitati, ma sotto il profilo statistico ed epidemiologico si tratta di un dato che la Asl deve approfondire. Non ha dubbi in tal senso il sindaco Nicola Ottaviani che ha chiesto chiarimenti su quanto emerso dal report sulla mortalità nel capoluogo in riferimento ai mesi di settembre e o ottobre.

Stando infatti al rapporto del Ministero della Salute, curato dal Dipartimento di epidemiologia della Regione Lazio, a Frosinone si è registrato un eccesso di decessi, rispetto a quelli attesi, pari al 33% per il mese di settembre e al 43% per quello di ottobre.

In particolare a settembre erano attesi, in base alle stime statistiche, 21 decessi, ma ce ne sono state 28. Mentre a i decessi attesi erano 28, ma ce ne sono stati 40.

Queste morti in più sono addebitabili all'epidemia da Covid? Secondo i dati in possesso del Comune, forniti dalla stessa Asl, tale ipotesi andrebbe esclusa. A settembre, stando a quanto risulta all'ente municipale, c'è stata una sola vittima riconducile al virus, mentre ad ottobre le vittime di persone che avevano contratto il Covid sono state 5. Sei in tutto: solo un terzo delle vittime in eccesso (19) registrate negli stessi mesi.

Se i numeri dovessero essere effettivamente questi, è chiaro che le cause dell'eccesso di mortalità di settembre e ottobre vanno ricercate altrove. Ed è proprio questo che chiede il sindaco. Frosinone, nel corso della prima ondata, si era segnalata per un indice di mortalità addirittura inferiore alle stime statistiche e alla media regionale. Effetto, si disse, del lockdown.

E ora invece, l'eccesso (tra i più alti delle città prese in considerazione) come si spiega? Il sindaco ha associato il dato alla circostanza che l'ospedale Spaziani di Frosinone sia diventato quasi totalmente un centro Covid, dedicandosi in modo quasi esclusivo all'attività contro l'epidemia. Ciò potrebbe aver fatto trascurare, questo il sospetto del sindaco di Frosinone, quelle patologie (ictus, infarti, neoplasie o parti) che prima erano sotto controllo.

Un'ipotesi, ovviamente, che l'azienda sanitaria non dovrebbe avere difficoltà a verificare dal momento che, come detto, in termini assoluti, non si tratta di numeri elevati. Quindi basterebbe analizzare caso per caso, ricostruendo l'excursus clinico delle vittime, per capire se dietro quei decessi c'è qualcosa che deve indurre la Asl a correggere la rotta, come chiesto appunto dal sindaco di Frosinone.
 

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