Campi Flegrei, il piano per il bradisismo e la vulnerabilità sismica: «Analizzeremo 12 mila edifici»

Analizzati circa 5 mila edifici dal Centro studi per l'ingegneria vulcanica. La stessa struttura ne aveva censiti altri 4 mila

Campi Flegrei, il piano per il bradisismo e la vulnerabilità sismica: «Analizzeremo 12 mila edifici»
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Lunedì 6 Maggio 2024, 18:22

Dopo le recenti scosse di terremoto tra Bacoli e Pozzuoli che hanno allarmato la popolazione e le istituzioni, la Regione Campania ha deciso di valutare i rischi degli edifici: finora il Centro studi per l'ingegneria vulcanica (Plinivs) ha analizzato 9 mila strutture per realizzare una mappatura della vulnerabilità sismica nell’area dei Campi Flegrei, periodicamente colpita dagli sciami sismici.

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L'analisi degli esperti

«Valuteremo la vulnerabilità sismica sulla base di un numero di edifici complessivo che si aggira tra i 10 mila e i 12 mia e alla fine offriremo alla Protezione Civile e al Governo i dati e le analisi necessari per quantificare la spesa per mettere in sicurezza gli edifici più vulnerabili - ha dichiarato Giulio Zuccaro, responsabile scientifico del Centro studi Plinivs e Professore ordinario di “Scienza delle Costruzioni” alll’università "Federico II" di Napoli -. Al momento sono stati censiti, in questa prima fase di valutazione preliminare prevista dal Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone direttamente interessate dal fenomeno bradisismico, circa di 5 mila edifici.

Altri 4 mila circa li avevamo già schedati come Plinivs, prima di questa operazione”.  

«L'attività si articola in due fasi – spiega il prof. Zuccaro – in questa prima fase le squadre di rilevatori - composte da tecnici selezionati dagli Ordini professionali degli Ingegneri, Architetti e Geometri, oltre che dalla Regione Campania e da Associazioni di Volontariato Specializzato, opportunamente addestrati - stanno raccogliendo dati attraverso un’ispezione esterna sulle caratteristiche tipologico-strutturali degli edifici nell’area considerata: dalla tipologia strutturale verticale (cemento armato o muratura), alla tipologia dei tetti, al numero dei piani alla presenza di catene o cordoli nella muratura alla presenza di telai in una sola direzione o alla percentuale delle aperture».

L'obiettivo delle valutazioni

Queste caratteristiche tipologico-strutturali vengono rilevate perché influiscono sulla resistenza dei edifici al sisma. «Sulla base di queste preziose informazioni e dei dati raccolti sul campo assegneremo una classe di vulnerabilità preliminare a ciascun edificio (secondo la scala macrosismica europea del 1998 Ema-98), sottolinea Zuccaro. «Dico preliminare, ed è bene sottolinearlo, perché non entrando negli edifici la stima del grado di vulnerabilità del singolo edificio è naturalmente affetta da incertezza. Per contro, le nostre stime tendenziali ci permetteranno, con un margine ragionevole di affidabilità, di fornire un indice sintetico di vulnerabilità areale (Molto Bassa, Bassa, Medio, Alta) per ciascuna cella di 250 per 250 mt di una griglia ideale con cui suddivideremo il territorio analizzato. Questa operazione - aggiunge il professore - consentirà di individuare ove è più urgente un approfondimento di analisi. Pertanto, sebbene si raccolgano dati puntuali, si restituirà una prima vulnerabilità areale, appunto per la singola cella”.

A questo punto interverrà la seconda fase dell’analisi del Piano straordinario della vulnerabilità che sarà condotta dal Consorzio Reluis, sempre sotto il coordinamento del Dipartimento della protezione Civile. «Una volta che i comuni avranno ricevuto le mappe con le nostre valutazioni areali – precisa il prof. Zuccaro – ciascun proprietario il cui edificio ricada nelle zone classificate più vulnerabili potrà chiedere un approfondimento di analisi di vulnerabilità per il suo singolo edificio, permettendo ai tecnici l’accesso alla propria abitazione e una valutazione, pur sempre tipologica, ma sicuramente più approfondita».

In una seconda fase si potrebbero acquisire anche istanze da parte di proprietari di edifici nelle zone più vulnerabili. Alla fine di tutto questo processo si potrà fornire un quadro più chiaro della vulnerabilità degli edifici nell’area di interesse, dei relativi costi di intervento ed un primo piano di mitigazione realizzato da Reluis. «L’addestramento delle squadre si è incentrato non solo sulle conoscenze tecniche degli strumenti di analisi ma anche sulle conoscenze che gli esperti del territorio hanno accumulato in decenni di esperienza: questo patrimonio ci consente e ci consentirà di indirizzare meglio i nostri sforzi, rendendo tutta la procedura più efficace e soprattutto più efficiente», conclude Zuccaro.

L'incontro per coinvolgere la popolazione

Il 24 aprile si è tenuto oggi a Bacoli l’incontro sul bradisismo e il rischio vulcanico organizzato dalla Regione Campania, dal Dipartimento di Protezione Civile e dal Comune di Bacoli, per coinvolgere  la cittadinanza e informarla sul relativo rischio sismico nell’area dei Campi Flegrei. L'iniziativa si inquadra nel Piano di Comunicazione alla Popolazione sul bradisismo sviluppato dalla Regione Campania.

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