L'ennesima truffa legata al coronavirus. Avrebbero incassato infatti i buoni spesa Covid 19 destinati alle famiglie bisognose senza averne i requisiti. Sono 156 le persone - tra i quali anche qualche lavoratore dipendente e un possessore di buoni postali per decine di migliaia di euro - denunciate in stato di libertà dai carabinieri della Compagnia di Catanzaro con l'accusa di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. I militari, in collaborazione con i colleghi delle stazioni di Gimigliano, Squillace, Borgia e Tiriolo, nell'ambito di un'operazione denominata «Mala Emptio», hanno accertato, attraverso l'esame e la verifica di circa 500 domande presentate ai vari Comuni, che i cittadini avrebbero chiesto ai vari Comuni - mediante false attestazioni - il «bonus alimentare» previsto per i nuclei familiari penalizzati dalla crisi determinata dalla pandemia.
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L'inchiesta, avviata durante tutto il periodo del lockdown (da aprile a giugno 2020), ha consentito di appurare che gli indagati hanno fornito false informazioni ai Comuni, soggetti erogatori degli aiuti, sostenendo di trovarsi in condizioni di difficoltà economica e di indigenza per ottenere un ingiusto profitto.
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