Il ristoratore accoltellato racconta: «Mai vista tanta violenza»

Ercole Fanti parla da una stanza del Goretti: «Sto meglio, mi sono già alzato, grazie ai medici». Ieri la visita della sindaca Matilde Celentano

Il ristoratore accoltellato racconta: «Mai vista tanta violenza»
di Vittorio Buongiorno
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Sabato 4 Maggio 2024, 12:50 - Ultimo aggiornamento: 12:51

«E’ andata bene, in tanti anni mai vista una cosa del genere». Ercole Fanti, 65 anni, lo racconta alla sindaca Matilde Celentano. E’ da poco passata l’una quando la prima cittadina arriva al Santa Maria Goretti per incontrare il ristoratore accoltellato il primo maggio a Latina Lido. Fanti, titolare del locale “Capitan Vasco”, sta molto meglio. E’ in una stanza del reparto di Chirurgia al secondo piano dell’ospedale vittadino in compagnia di altri 3 degenti.

E’ orario di visita.

Attorno al suo letto c’è la sua famiglia. La madre, il fratello, i tre figli. «Oggi i medici mi hanno fatto alzare» racconta, indicando la panciera contenitiva che gli è stata fatta indossare dopo l’intervento.

«Una ferita brutta, bruttissima» ammette Loreto Capuano, il primario facente funzioni del reparto. «Sono stati bravi, mi hanno salvato» dice Fanti indicando i medici, Capuano e Daniel Sermoneta. Il chirurgo che l’ha operato, Cesare Di Grazia, ha appena finito il turno.

La sindaca gli chiede come sono andate le cose mercoledì. «Era una tavolata, più di dieci persone - racconta Fanti - Hanno prenotato all’ultimo, il locale era già pieno, ma io cerco sempre di accontentare tutti. Mi hanno detto che erano venuti l’estate scorsa e che volevano tornare. Venivano da Roma, erano stati qui con un amico comune, mai mi sarei aspettato tanta violenza».

Il pranzo era filato liscio. «Da noi si mangia bene, sembravano contenti». I problemi sono cominciati al momento di pagare il conto. «Avevano preso degli extra - racconta uno dei figli di Fanti - ma non volevano pagare. Ma parliamo di una cifra esigua, settanta euro di più su una tavolata di una quindicina di persone».

La discussione però resta nei limiti. «Hanno pagato, certo che hanno pagato» spiega Fanti. Tutto precipita poco dopo. «Mi sono accorto che all’uscita posteriore del locale uno di loro ha attaccato briga con un mio amico e allora sono corso a separarli».

Sono le immagini riprese dalla telecamera di sorveglianza posta proprio sopra la porta sul retro di Capitan Vasco che la polizia ha acquisito il pomeriggio del ferimento. «Mi sono messo in mezzo» dice Fanti. «Ed è lì che ho sentito penetrare la lama, ma devo essere sincero non ho sentito dolore». Eppure la ferita è brutta. Bruttissima. «Provocata da una lama affilata, quasi uno stiletto» spiega uno dei chirurghi. Il colpo è devastante. Pochi centimetri e Fanti sarebbe morto.

«L’ho portato io al Goretti quando abbiamo capito la gravità della situazione» racconta uno dei figli. «Ci avrò messo tre minuti ad arrivare al pronto soccorso». I medici sono stati preallertati via telefono, Fanti viene preso in carico in codice rosso e sarà operato da lì ha poche ore. «Un intervento complesso e perfettamente riuscito» dicono dal reparto.

Poi giusto il tempo di una foto ricordo. La sindaca augura la ristoratore di rimettersi presto. E lui di rimando: «La aspetto al locale».

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