Una donna del Maceratese, con un quadro clinico critico pregresso, è stata ricoverata in Rianimazione. Negli altri casi i sintomi sono più lievi. «Stiamo attendendo i risultati degli esami di laboratorio per capire se sono legati al cluster con il ceppo isolato - spiega il dottor Giuliano Tagliavento, dell'Agenzia regionale sanitaria delle Marche -, ogni anno ci sono casi sporadici di questa malattia». Le indagini riguardano anche le possibili fonti di infezione: le Listeria è un batterio molto diffuso nell'ambiente, ubiquitario e opportunista, tollerato entro limiti fissati dalle norme europee anche negli alimenti; in condizioni normali è sufficiente un antibiotico per sconfiggere l'infezione, mentre può rappresentare un rischio per persone debilitate o immunodepresse.
L'Agenzia regionale sanitaria, i Dipartimenti di prevenzione dell'Asur e gli Istituti zooprofilattici sperimentali di Umbria-Marche e Abruzzo-Molise stanno cercando le cause dei 17 casi di Listeriosi umana (contro gli otto del 2014) registrati nel 2015 nelle province di Pesaro Urbino, Ancona e Macerata. Gli accertamenti condotti in collaborazione con l'Istituto superiore di Sanità e il Ministero della Salute, hanno consentito di identificare lo specifico ceppo di Listeria dei casi finiti nel mirino delle autorità sanitarie. Il medesimo ceppo è stato individuato in un alimento a base di carne, una "coppa di testa", la cui produzione e commercializzazione è stata bloccata il 2 febbraio scorso. Al momento però non è stato stabilito un eventuale collegamento, in particolare con i due decessi.
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