Dal calcolo di 800 grammi alle 27 lenti a contatto in un occhio: ecco le stranezze del 2017

Dal calcolo di 800 grammi alle 27 lenti a contatto in un occhio: ecco le stranezze del 2017
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Sabato 23 Dicembre 2017, 17:20 - Ultimo aggiornamento: 27 Dicembre, 12:47
Dall'uomo nel cui stomaco sono stati trovati oltre 100 pezzi di metallo a quello con un calcolo renale di 800 grammi alla signora inglese nel cui occhio sono state trovate 27 lenti a contatto, anche nel 2017 ci sono stati diversi casi stranidescritti dalle riviste mediche. Il sito Lifescience ha raccolto i dieci più bizzarri, tra cui figura anche quello della donna di Firenze che sudava sangue.

Tra i casi descritti c'è pure quello di una modella di 24 anni che si è fatta tatuare la sclera, la parte bianca dell'occhio, provocandosi dei danni permanenti e quello, descritto sul New england Journal of Medicine, di un ragazzo di 11 anni di Cipro che si è infilato due magneti nelle narici che hanno iniziato ad attrarsi, provocando una emorragia. Dalla Cina viene invece il caso, descritto su Medicine, di una donna la cui spirale era riuscita a risalire fino alla vescica. Sempre di oggetti estranei si parla in un articolo di novembre su JAMA Ophthalmology, in cui si descrive un uomo a cui un proiettile calibro 22 si è infilato nell'occhio ed è stato poi rimosso senza provocare danni. Lieto fine anche per una donna i cui capelli erano finiti in un macchinario che le ha letteralmente strappato via lo scalpo.

Un intervento, descritto su BMJ Case Reports, glielo ha riattaccato perfettamente.
Ha avuto grande risonanza mondiale anche il tatuaggio trovato su un uomo portato privo di sensi al pronto soccorso in Florida, che aveva tatuata sul petto la sigla Dnr, non rianimare.
«Essendo limitate a casi singoli - precisano gli esperti del sito - queste descrizioni non hanno il rigore di studi scientifici con centinaia di soggetti. Ma questi report possono aiutare i medici a riconoscere malattie rare o a trovare segni inusuali di condizioni più comuni, e possono anche rivelare i potenziali effetti avversi di procedure o trattamenti».
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