Pronto soccorso, mancano duemila medici: 118 al collasso, emergenza estate

Mancano medici, 2.000 in meno nei Pronto Soccorso: 118 al collasso, emergenza estate
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Domenica 23 Giugno 2019, 17:17 - Ultimo aggiornamento: 17:21

«Non si può continuare ad ignorare la situazione dei servizi di emergenza 118: c'è una grave carenza di medici e infermieri del 118 in tutte le Regioni e la situazione si aggraverà in estate, periodo in cui invece le richieste di soccorso aumentano di oltre un terzo, soprattutto nelle zone costiere. Si tratta di salvare delle vite e con questi numeri l'assistenza di emergenza non può essere garantita». La denuncia arriva dal presidente Sis 118 Mario Balzanelli.

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È emergenza, quindi, per la carenza di medici in ospedali e Pronto soccorso:
«Ad oggi, se ne contano almeno 8mila in meno rispetto al fabbisogno, di cui 2mila proprio nei Pronto soccorso - afferma il segretario del sindacato medico Anaao, Carlo Palermo - un'emergenza presente da tempo ma che si aggraverà d'estate con le ferie del personale. Anche i Servizi di emergenza 118 sono al collasso, in alcuni casi si sono dovute sospendere le ferie per garantire l'assistenza».

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I numeri, spiega Balzanelli «parlano da soli: a Milano, ad esempio, disponiamo solo di 5 mezzi di soccorso con medico a bordo, tra ambulanze e auto mediche, mentre a Bologna sono solo 2 i mezzi di soccorso con medico». Ma la situazione «è emergenziale un pò in tutta Italia. A Taranto, per due anni, abbiamo dovuto sospendere le ferie dei medici del 118 proprio per garantire il servizio». Ora, in vista delle vacanze estive e del prevedibile aumento della richiesta di servizi di soccorso, sottolinea, «abbiamo previsto un potenziamento del numero di ambulanze sul territorio, per quanto possibile, ma il problema è che mancano i medici e dunque le ambulanze avranno a bordo solo l'autista-soccorritore».

Anche il maggiore sindacato dei medici dirigenti, l'Anaao-Assomed, parla di «situazione di emergenza», precisando che l'allarme per la carenza di medici «è una questione che i sindacati stanno denunciando da tempo». A livello nazionale, afferma Palermo, «registriamo almeno 8-10mila medici in meno rispetto al fabbisogno e questo per effetto del blocco del turn-over dal 2009. Ora il settore più penalizzato è proprio quelle dell'emergenza e dei Pronto soccorso, dove i medici in meno sono circa 2mila». La sofferenza, sottolinea, «è maggiore negli ospedali del Centro-Sud: in Molise, Sicilia, Calabria, Lazio e Campania, gli ospedali registrano infatti il 30% in meno della dotazione organica rispetto al 2009». E con le prossime ferie estive del personale medico-sanitario si avrà un «ulteriore aggravio al quale si sta cercando in alcuni casi di sopperire ricorrendo, ad esempio - rileva Palermo - ai neo-laureati, ai medici pensionati o stranieri». Quanto all'ipotesi del ministro Trenta di inviare medici militari in Molise, «siamo in emergenza e dunque ben venga tale misura se fattibile, ma la soluzione strutturale - conclude - sta nel decreto Calabria appena approvato».

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