Sportello mobbing, convegni sulla prevenzione dei tumori, valorizzazione di aree verdi e parchi gioco. E un vero Babbo Natale che ogni anno è la sorpresa per il bambini nati e cresciuti con il terremoto dell’Aquila. Tutto questo e anche più sono le “Mamme per L’Aquila”, associazione nata nel 2014 per ridare slancio a una città tanto bella quando martoriata.
«Subito dopo il terremoto del 2009 volevo andare via dall’Aquila - racconta Valeria Baccante, presidente dell’associazione di mamme - dopo tanta distruzione non vedevo futuro per mio figlio che allora aveva 18 mesi, avevo paura per lui. Con mio marito siamo stati sfollati a Silvi Marina. Io volevo venire a vivere a Pescara. All’Aquila era crollato tutto, le case, le scuole, a mio figlio cosa do? mi domandavo. Ne parlai con mio marito e fu lui a dirmi: ma se tutti noi lasciamo la nostra città, cosa ne resta? Solo la polvere. È stato lui a convincermi a tornare, a ottobre sono tornata a casa e per mesi mi dicevo: devo fare qualcosa per l’Aquila, devo aiutare la mia città».
Nel frattempo arriva un altro figlio e con altre mamme Valeria mette su un gruppo Facebook con l’Aquila tutt’intorno disastrata: «Volevo portare la città a misura di bambino». Da lì nasce l’idea di “Mamme per l’Aquila”, che vede cinque donne impegnate in prima linea e altre 469 iscritte. Sono una potenza della natura, un vulcano buono, sprizzano iniziative e sostegno. Dopo cinque anni sono diventate parte attiva della città, un interlocutore per Comune e istituzioni, un organismo propositivo che porta in alto le istanze delle donne e le loro esigenze di madri, mogli, lavoratrici. Sono sentinelle contro la discriminazione, o peggio il mobbing, nel quale possono incorrere le donne impegnate nel doppio ruolo di mamme e lavoratrici.
«Lo scopo della nostra associazione è la riqualificazione del centro storico, l’aiuto delle persone più deboli, sollevare questione che riguardano la maternità e i disagi che ci possono essere all’Aquila e in Italia - spiega Valeria, 43 anni, impiegata in un’azienda privata - ma anche essere da sprone per manifestazioni che coinvolgono i bambini e la città come il Carnevale in piazza o il vero Babbo Natale». Nella lista delle cose fatte ci sono il restauro e la valorizzazione del parco del Castello e del parco del Sole. Per Valeria, come per le altre mamme, l’impegno nell’associazione è cresciuto di giorno in giorno e oggi è diventato un secondo lavoro.
«Facciamo appelli pubblici e cerchiamo di coinvolgere le istituzioni quando ci vengono posti problemi da risolvere - prosegue Valeria - Ad esempio, abbiamo ottenuto che il vaccino meningococco B fosse gratuito se fatto entro il primo anno di età. E siamo guardinghe sul 5G, abbiamo chiesto uno studio sugli effetti sulla popolazione visto che L’Aquila è città campione. Ora abbiamo promosso l’installazione di telecamere per rendere più sicura la città».
Ecco il team di super mamme: con Valeria Baccante lavorano Tiziana Umbrico, 40 anni, vice presidente, Giovanna Ciano, 41, segretario, Antonella Flati, 44, tesoriere, Monica Manieri, 47, consigliere.
Mamme per l'Aquila, le sentinelle del sisma impegnate contro mobbing e discriminazioni
di Rosalba Emiliozzi
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Martedì 16 Luglio 2019, 12:26 - Ultimo aggiornamento: 16:04
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