Paternità, corsa al test del Dna anti-tradimento

Paternità, corsa al test del Dna anti-tradimento
di Valentina Arcovio
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Domenica 29 Aprile 2018, 00:04 - Ultimo aggiornamento: 2 Maggio, 16:32
Interrogare il proprio Dna per conoscere qualcosa in più del nostro passato, capire che cosa fare nel presente e dare una piccola sbirciatina a ciò che potrebbe succedere nel futuro. È quello che promettono i sempre più numerosi test genetici “fai da te”, oggi diventati molto popolari anche in Italia. Tanto che, si stima, un incremento degli acquisti che supera il 30 per cento negli ultimi tre anni.
La moda è arrivata da Oltreoceano (dove è già diventata un’ossessione) e sembra diffondersi sempre più velocemente ovunque nel mondo. Si stima che nel 2022 il mercato destinato al consumatore supererà i 340 milioni di dollari. Di tamponi genetici fai da te online (parliamo di un tampone o buccale da sfregare nella parte interna della guancia)ce ne sono di diversi tipi e vengono utilizzati per le più svariate ragioni.

IL COLORE
C’è, ad esempio, MyHeritage Dna che consente di analizzare la propria mappa e di rivelare importanti informazioni sulla storia familiare e sulle origini etniche. Con questo test si può scoprire o riscoprire il proprio albero genealogico, ricostruendo le radici. Non sono escluse sorprese sulle proprie origini. Si può improvvisamente venire a conoscenza di non essere italiani al cento per cento come si pensava. Evento che accade con molta più frequenza di quanto si possa immaginare. Se una persona con i capelli rossi ha da sempre avuto la curiosità di capire da chi ha ereditato il colore dei capelli, specialmente se la sua mamma e il suo papà li hanno scuri, con un test come MyHeritage Dna può ad esempio scoprire di avere qualche antenato irlandese. 

Non solo. MyHeritage Dna può anche segnalare, confrontando i dati delle altre persone che hanno effettuato lo stesso test, se ci sono lontani parenti in altre parti del mondo che prima si ignoravano. Il tutto per 89 euro.Si riceve a casa il kit che consiste in un tampone da utilizzare in bocca, che poi viene spedito per posta in uno dei laboratori di MyHeritage (in Israele, nello Utah o in California. I risultati entro 3-4 settimane. 

Per la Festa della Mamma MyHeritage Dna ha previsto uno sconto di 20 euro, arrivando così a costare 69 euro. L’elenco di questi test è molto lungo: troviamo Ancestry, Geno 2.0, FamilyTree Dna e altri ancora. Se si prova a farli tutti è possibile che ognuno dia risultati diversi perché gli algoritmi usati non sono tutti uguali. 

LE INFORMAZIONI
Tra i «test fai da te» più venduti in Italia ci sono certamente quelli di paternità. E le informazioni che si ricavano non sempre fanno piacere. Si può scoprire ad esempio di non essere figli del proprio padre anagrafico. Qualcosa che, nel nostro Paese, succede molto più spesso di quanto si vorrebbe. Si stima che circa il 10 per cento dei primogeniti non sarebbe figlio del padre anagrafico, percentuale che quasi raddoppia nel caso dei secondi figli. Ma ci sono test genetici «fai da te» molto più fantasiosi, ma anche di dubbia affidabilità. Ci sono ad esempio quelli che vengono acquistati per ricavare indicazioni utili sull’alimentazione. 

Alcuni promettono di rivelare, attraverso analisi genetiche, se determinati tipi di alimenti possono farci ingrassare o meno, suggerendo in questo modo la dieta ideale da seguire. Ci sono anche test genetici che suggeriscono a quale attività sportiva o intellettuale si è portati. E ci sono kit che promettono di aiutare a trovare l’animale gemella.
IL DIABETE
Per i più curiosi o peggio ipocondriaci ci sono anche test che consentono di analizzare il proprio genoma per intero con l’obiettivo di sapere se in futuro si rischia di avere un infarto o di ammalarsi di cancro, Alzheimer, diabete e così via. 
E’ il tipo di test certamente più pericoloso se fatto e letto da soli perché i risultati potrebbero essere mal interpretati e spingere a cambiare la propria vita sulla base di informazioni inaffidabili. Secondo gli esperti, i test genetici non andrebbero tutti demonizzati. E’ il «fai da te» a essere il principale problema. Moniti dell’European Society of Cardiology e dell’American Heart Association: diffidare di questi esami. 
 
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