Meloni: «Scrivete Giorgia sulle schede». Perché si può votare il premier usando solo il nome di battesimo: cosa dicono le regole

La richiesta del presidente del Consiglio, per quanto inusuale, non viola il regolamento e rende la preferenza assolutamente valida

Meloni alle Europee, perché si può votare scrivendo solo «Giorgia» sulla scheda: cosa dicono le regole
di Marta Giusti
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Domenica 28 Aprile 2024, 15:27 - Ultimo aggiornamento: 29 Aprile, 00:11

Giorgia Meloni è ufficialmente candidata alle elezioni Europee. «Chiedo agli italiani di scrivere il mio nome, ma il mio nome di battesimo» sulla scheda, ha detto il premier e leader di Fratelli d'Italia. Che ha aggiunto: «Sono fiera che la maggior parte dei cittadini che si rivolge a me mi chiami Giorgia. Se volete dirmi che ancora credete in me, scrivete sulla scheda Giorgia, perchè io sono e sarò sempre una di voi».

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Perché si può votare Meloni scrivendo solo «Giorgia»?

La richiesta del premier, per quanto inusuale, non viola le regole e rende la preferenza assolutamente valida. L'opzione «Giorgia» non comporta l'annullamento del voto perché - spiegano da ambienti di FdI - nella lista del partito il nome della candidata sarà «Giorgia Meloni detta Giorgia».

Ciò permette all’elettore di indicare solo il nome di battesimo della presidente del Consiglio.

 

Come si vota alle Europee?

L'8 e il 9 giugno gli italiani saranno chiamati ai seggi a eleggere i propri rappresentanti al Parlamento europeo. Ogni elettore ha diritto ad esprimere il voto tracciando un segno X sul contrassegno della lista prescelta, o nel rettangolo che lo contiene, utilizzando la matita copiativa messa a disposizione al seggio. Se traccia un segno su più contrassegni di lista, il voto è nullo. Dopo aver votato, l’elettore deve aver cura di piegare la scheda all’interno della cabina elettorale e di restituirla al presidente di seggio.

L’elettore può anche esprimere fino a un massimo di tre preferenze, esclusivamente per candidati compresi nella lista votata. Nelle apposite righe tracciate a fianco del contrassegno della lista votata, l’elettore scrive il nome e il cognome o solo il cognome dei candidati preferiti. Nel caso di Meloni, si potrà scrivere solo «Giorgia» in quanto inserita nella lista del suo partito come «Giorgia Meloni detta Giorgia».

Nel caso di più preferenze espresse, queste devono riguardare candidati di sesso diverso (ad esempio, nel caso di due preferenze: donna-uomo o viceversa; nel caso di tre preferenze: donna-donna-uomo o viceversa; donna-uomo-donna o viceversa). Se l’elettore esprime più preferenze per candidati tutti dello stesso sesso, vengono annullate le preferenze successive alla prima.

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