Osteoporosi, bere acqua mantiene le ossa forti. I consigli: sport e poco sale

Osteoporosi, i consigli per la prevenzione: l'acqua aiuta a mantenere le ossa forti
di Lina Cilli
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Mercoledì 30 Ottobre 2019, 09:04 - Ultimo aggiornamento: 09:22

Scrive, in poesia, Eugenio Montale: «L'acqua è la forza che ti tempra, nell'acqua ti ritrovi e ti rinnovi». «L'acqua è la materia della vita. È matrice, madre e mezzo. Non esiste vita senza acqua», spiega Albert Szent-Gyorgy, vincitore del Premio Nobel per la medicina nel 1937. Senza dimenticare la filosofia, già nell'antica Grecia Talete indicava l'acqua come principio originario. Gli studi più recenti confermano l'acqua come elemento chiave per la vita. E la salute.

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È ottimale per rinforzare lo scheletro e contrastare l'osteoporosi, ossia la malattia sistemica dell'apparato scheletrico, caratterizzata da bassa densità minerale e deterioramento della micro-architettura del tessuto osseo. L'assorbimento del calcio, però, ha le sue regole. Lo studio condotto dai ricercatori Herbert Bohmer, Horst Muller e Karl Ludwig Resch (pubblicato su Osteoporosis International) nonché quello dall'équipe di Lucia Bacciottini, Annalisa Tanini e Maria Luisa Brandi (pubblicato su Journal of Clinical Gastroenterology) hanno dimostrato che, a pari quantità di acqua bevuta, l'assorbimento di una concentrazione di calcio superiore a 200 mg mg/l si riduce percentualmente. Gli stessi lavori provano che, a differenza di luogo comune e pregiudizi, la quantità di sodio nell'acqua minerale non rappresenta un ostacolo per l'assorbimento del calcio da parte dell'intestino. Non c'è contrapposizione tra i due minerali.

IL LATTE
Verifiche arrivano anche dalla natura: i due minerali sono presenti in molti alimenti, a partire dal latte materno, prima fonte di accrescimento del neonato. Calcio e vitamina D sono fondamentali per costruire ossa forti in età pediatrica. Il calcio, in quantità adeguate, deve essere assunto con la dieta anche quando si è adulti per minimizzare la perdita ossea. L'osteoporosi è un problema che interessa sia donne, sia uomini, esponendoli maggiormente al rischio di fratture. «L'introduzione di calcio è fondamentale per la prevenzione - spiega la professoressa Maria Luisa Brandi, presidente Firmo-Fondazione Italiana Ricerca sulle Malattie dell'Osso (www.fondazionefirmo.it) - dobbiamo riuscire a introdurre le quantità giornaliere raccomandate. Prenderlo dall'ambiente non è facile, è presente in pochi alimenti. Rischiamo tutti di andare in carenza. Una sorgente naturale di calcio, peraltro senza calorie, è l'acqua, berla diventa così un modo per rispettare l'introito quotidiano. Peraltro, è universale. Non c'è nessuno che non beva, magari poco ma tutti lo fanno». L'acqua, insieme a uno stile di vita sano e un'alimentazione equilibrata, diventa chiave per mantenere le ossa forti.

«Il quantitativo di calcio che va giornalmente introdotto con la dieta - prosegue - deve essere di 1000 mg in età adulta, un po' di più, 1200 mg, in adolescenza, e più ancora, al massimo 1500 mg quando si è anziani o in gravidanza. Da 30 grammi di parmigiano si assumono 300 mg di calcio, molti però non consumano latte o latticini. Un litro d'acqua, ovviamente di tipo calcico, contiene dai 200 ai 400 mg». Per le donne, il periodo più critico per l'osteoporosi è dopo i 45/50 anni, con l'approssimarsi della menopausa.
Per l'uomo, il problema inizia a manifestarsi più tardi ma il fenomeno, prima sottovalutato, risulta in crescita per la maggiore attenzione alla diagnosi. Il problema nel Paese riguarda il 23% delle donne over 40 e il 14% degli uomini over 60.

IL POLSO
E, dato l'aumento di aspettativa di vita, i dati sono in continua crescita. Si stimano circa 5 milioni gli italiani colpiti da osteoporosi, l'80% è rappresentato da donne in post menopausa. Le conseguenze sono evidenti. Circa il 40% delle persone, nel corso della vita, riporta una frattura di femore, vertebra o polso. Ciò prevalentemente dopo i 65 anni. La mortalità da frattura del femore è 5% nel periodo immediatamente successivo all'evento e 15-25% a un anno. Nel 20% dei casi, la frattura determina la perdita della capacità di camminare da soli. Solo il 30-40% dei soggetti torna alle condizioni precedenti.

«Le fratture sono un'emergenza per l'Italia - conclude Brandi - In dieci anni registreremo un incremento del 25%. La generazione Baby Boomer è quella con il maggior numero di anziani nella nostra storia e, dato che poi sono nati meno bambini, lo sarà sempre. Si può fare molto, però. La frattura del femore è l'evento cronico maggiormente prevenibile oggi. Importante è informarsi».

Come allenarsi per proteggere muscoli e ossa
Praticare attività fisica fa bene, oltre che ai muscoli, anche alle ossa. Da bambini e ragazzi, aiuta a raggiungere una maggiore densità ossea. Da anziani invece allena i muscoli e la loro forza, riducendo in questo modo i rischi di cadute e possibili conseguenti fratture. 

Meno sodio più regolarità: occhio alle dosi
Il sodio in eccesso causa l’aumento della perdita di calcio attraverso l’urina. È opportuno pertanto diminuire nel proprio regime alimentare il consumo di sali da cucina e di pietanze ricche di sodio, come ad esempio gli insaccati, i dadi da brodo o gli alimenti in scatola

Mangiare sano aiuta la crescita e la gravidanza 
Un’alimentazione sana, equilibrata e variegata è un elemento fondamentale per la “costruzione” dello scheletro, in particolare nel periodo della crescita, nonché in momenti particolari e delicati della vita, come la gravidanza e dopo la menopausa.

Mangiare sano aiuta la crescita e la gravidanza 
Gli alcolici, quando vengono consumati in eccesso, diminuiscono l’assorbimento di calcio contenuto nei cibi e interferiscono con la formazione ossea. Limitano l’assimilazione di calcio nell’organismo anche i consumi eccessivi di fumo e caffeina.

Prima di portare in tavola leggere bene l’etichetta
Il calcio si trova in diversi alimenti tra cui latte, yogurt, formaggi, tofu, pesce azzurro, polpi, calamari, gamberi, alcune verdure, frutta secca, legumi. Anche l’acqua rappresenta una fonte ottimale di calcio: bene berne ogni giorno almeno 1,5 litri. Leggere bene l’etichetta.

Perché il grasso diventa causa di una caduta 
Essere obesi o in sovrappeso, oltre ad aumentare il rischio di diabete e malattie cardiovascolari, è nocivo per la salute dell’osso. Può portare a una minore disponibilità di vitamina D, che tende ad essere sequestrata dal tessuto adiposo.

Alla ricerca quotidiana di vitamina D 
Stare al sole rafforza le ossa. La vitamina D, infatti, aiuta ad assimilare il calcio dai cibi e il sole aiuta ad assorbirla. Basta infatti trascorrere un’ora al giorno all’aperto per assicurare una normale produzione di vitamina D e aiutare il proprio organismo.

La magrezza può diventare un pericolo
Essere patologicamente sottopeso può mettere a rischio le ossa. I mutamenti metabolici collegati all’eccessiva magrezza possono infatti incidere sulla formazione e sul mantenimento sano delle ossa, diminuendo di conseguenza la loro densità

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