Ecco cos'è Crispr, il copia-incolla del Dna che fa discutere

Ecco cos'è la CRISPR, il copia-incolla del Dna che fa discutere
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Lunedì 26 Novembre 2018, 19:01

Dietro la nascita delle due gemelline cinesi, i primi esseri umani con Dna modificato per renderlo resistente al virus Hiv dell'Aids, c'è la tecnica da Nobel del taglia-incolla il Dna, uno degli strumenti più importanti di cui si è dotata la biologia nell'ultimo mezzo secolo. Si chiama Crispr (Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats) e permette di riscrivere il codice genetico. Ideata nel 2013 da due donne, Jennifer Doudna, dell'Università di Berkeley, ed Emmanuelle Charpentier, dell'Università di San Francisco, la Crispr è un sistema di "forbici molecolari" per tagliare il Dna in punti specifici, ispirato a un meccanismo di difesa dei batteri contro i virus.

Gemelle nate con il Dna modificato, comunità scientifica divisa

 

 

Permette di cancellare, sostituire e riscrivere intere sequenze geniche usando la proteina batterica Cas9, guidata nel punto esatto da tagliare da una molecola di Rna, parente stretto del Dna. La Crispr non è ancora stata premiata col Nobel, ma ha già ottenuto molti risultati, permettendo di realizzare in laboratorio modelli di malattie umane e di studiare il ruolo di molti geni. Ha, ad esempio, consentito di riscrivere il Dna di due specie di zanzare per "disarmarle" e impedire loro di diffondere la malaria, e di snidare l'Hiv dai suoi nascondigli.

È stata, inoltre, applicata per riprodurre in provetta alcune malattie dei reni, e per modificare dei maiali in modo che i loro organi potessero essere trapiantati nell'uomo senza rigetto. Non mancano, però, le polemiche legate alla sicurezza di questo strumento di editing genetico. Secondo lo studio Usa pubblicato nel maggio 2017 sulla rivista Nature Methods da una collaborazione tra Columbia University Medical Center, Università di Stanford e dell'Iowa, la Crispr potrebbe provocare centinaia di mutazioni inattese. Le sue enormi potenzialità hanno sollevato perplessità già nell'aprile 2015 quando, sempre in Cina, un gruppo dell'Università Sun Yat-sen l'aveva usata per riscrivere il Dna di embrione. Dopo una moratoria che i ricercatori di tutto il mondo si erano auto-imposti, un documento approvato a Washington nel dicembre 2015 aveva aperto alla possibilità di modificare il Dna di embrioni umani, ma solo di quelli destinati alla ricerca. Un limite che sarebbe stato superato in queste ore dalla sperimentazione cinese di Jiankui He, qualora fosse confermata, dato che manca ancora la pubblicazione dei risultati su una rivista scientifica.

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