«Se qualcuno muore dopo un trapianto e il rene è ancora funzionante non c'è ragione di scartarlo», ha detto Jeffery Veale, direttore del 'Programma di scambio di reni' a UCLA (l'università della California a Los Angeles) e chirurgo che ha condotto l'operazione su Vertis Boyce, alla rete tv CNN. «In questo caso l'organo apparteneva ad una teen-ager e sarà probabilmente efficiente a lungo».
«Circa il 25% dei pazienti che ricevono un organo finiscono per morire di altre cause con l'organo ancora funzionante», ha aggiunto.
Veale ha condotto operazioni simili tre volte nell'ultimo anno: per il medico questo tipo di interventi è stato portato a termine negli Usa solo una cinquantina di volte, ma la pratica potrebbe espandersi dando speranza a migliaia di pazienti in lista di attesa.
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