RIETI - Trent'anni dopo l'ultima volta in Laguna, il calciatore reatino Pietro Mariani ritrova il calore, l'affetto e l'abbraccio dello stadio 'Pier Luigi Penzo" di Venezia, in occasione della sfida tra i neroarancioverde di Paolo Vanoli (compagno di squadra di 'Pedro' dal '93 al '95 proprio a Venezia) e la Reggiana di un altro mostro sacro del calcio internazionale e di casa nostra, ossia Alessandro Nesta, oggi allenatore dei granata.
Hall of fame
Il ritorno in Laguna di 'Pedro' Mariani è coinciso con la consegna, da parte della società, di una maglia celebrativa creata appositamente per riportare alla mente la formazione dei sogni del Venezia, che inevitabilmente ha assegnato la numero 6 al calciatore reatino, in maglia arancioneroverde nel triennio '92-'95 quando collezionò 101 presenze e 4 gol (2 al Monza, uno al Cesena, uno alla Lucchese), tra cui la storica Venezia-Juventus di Coppa Italia del 27 ottobre '93 conclusa 4-3 per i veneti (ed eliminazione dei bianconeri in virtù dell'1-1 dell'andata), nella quale Mariani ebbe l'onere e l'onore di fermare la corsa di un tal Roberto Baggio.
Le emozioni
«Un'emozione indescrivibile - racconta Pietro Mariani durante l'intervallo di Venezia-Reggiana - è stato un bagno di folla sin da ieri, per arrivare all'interno dello stadio ho fatto fatica e una volta dentro mi sono venuti i brividi ripensando a quei tre anni.
Le coincidenze
Un lunedì dell'Angelo speciale, insomma, per i tifosi del Venezia e per una delle bandiere più rappresentative del calcio della Laguna, tanto speciale che la sfida con la Reggiana è stata “aperta” al 20' dal centrocampista di origini americane Gianluca Busio, attuale numero 6 del club veneto. Alla fine ha vinto la Reggiana 3-2.