La Sebastiani riconferma lo staff tecnico, a Rossi un triennale. Pietropaoli: «Mi aspetto maggior entusiasmo dalla città». Foto

Il patron Pietropaoli con lo staff tecnico (foto Ufficio stampa Real Sebastiani)
di Paolo Annibaldi
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Sabato 27 Aprile 2024, 13:54 - Ultimo aggiornamento: 13:57

RIETI - Annunci, bilanci e voglia di coinvolgere una città intera nella conferenza stampa della Real Sebastiani Rieti in vista dell’inizio dei playoff. Il bilancio non può che essere positivo, con elogi alla squadra e alla società da parte di coach Alessandro Rossi, Andrea Ruggieri e dal preparatore atletico Tommaso Rizzacasa. Il patron Roberto Pietropaoli prende la parola, facendo complimenti allo staff per i risultati straordinari, chiedendo coesione a tifosi, città e media di spingere per stare vicini alla Sebastiani invece di criticare o mettere in discussione l’operato degli amarantocelesti.

Il grande annuncio riguarda poi i rinnovi: il coach Alessandro Rossi e lo staff tecnico saranno legati alla società amarantoceleste per i prossimi tre anni. Rinnovo anche Tommaso Rizzacasa, in vista un nuovo contratto anche per Enrico Miluzzi.

La conferenza stampa

In avvio prende la parola coach Alessandro Rossi per un bilancio, ovviamente positivo, della regular season, chiusa al terzo posto da matricola: «Bilancio chiaramente positivo. Adesso cominciano i playoff, la parte più bella della stagione. Vogliamo spingere con un palazzetto che possa aiutarci. Non vediamo l’ora. A inizio anno parlavamo di un anno in cui dovevamo garantirci la categoria e diventare una squadra fastidiosa e che nessuno voleva affrontare. Ci siamo tenuti dietro squadre con grandi ambizioni come Torino e Treviglio. Dobbiamo prendere atto della situazione, è stato un lavoro difficile che senza aiuto di società e giocatori non avrebbe avuto i frutti».

L’assistant coach Andrea Ruggieri commenta così la stagione finora: «Da quando abbiamo costruito la squadra l’obiettivo era competere con tutte le squadre. Sicuramente la competizione che abbiamo costruito ci ha permesso di alzare sempre di più l’asticella. Ad agosto non avrei creduto di arrivare terzi, ma con il lavoro abbiamo raggiunto questo risultato».

Tocca poi al preparatore atletico Tommaso Rizzacasa: «Molto contento della mia esperienza che sto vivendo a Rieti, i feedback che avevo erano positivi e sono stato entusiasta di intraprendere questa esperienza. Ogni anno ci sono imprevisti che vanno fronteggiati e il nostro compito è quello di mettere tutti al massimo della condizione a disposizione dello staff tecnico».

Il patron Roberto Pietropaoli interviene, estendendo i complimenti a squadra e staff e chiedendo a gran voce l’aiuto e la collaborazione di tutti, mettendo in evidenza le criticità che si respirano nell’ambiente reatino, dai media ai tifosi: «Estendo gli applausi a Enrico Miluzzi e Roberto Ciccotti e tutti i suoi collaboratori. Un altro applauso va alla squadra, costruita e insieme da agosto. Gestire una squadra così non è semplice, il lavoro di Alessandro Rossi è stato fin qui strepitoso. Percepisco da reatino una profonda delusione: questa città non si rende conto di quello che abbiamo fatto. La più bella sorpresa della stagione. Secondo i pronostici di inizio agosto dovevamo stare intorno al settimo/ottavo posto. Noi siamo sempre stati al di sopra. Abbiamo vinto contro la Fortitudo e Udine. Stiamo parlando di una squadra che è stata ai vertici della Serie B per 3 anni. Siamo adesso terzi in Serie A2, mi sarei aspettato un entusiasmo maggiore. La Sebastiani deve cambiare passo? Tutti dobbiamo fare squadra. Non è scontato che noi battiamo una squadra come Rimini con il budget superiore. Treviglio, Torino, Trieste, Verona sono società con budget nettamente superiori e non hanno concluso la stagione regolare sopra a noi. Noi siamo una squadra non abituata alla Serie A2. Siamo una mina vagante, ora non possiamo dare tutto per scontato. Mi piacerebbe che tutti spingessero la Sebastiani. Qui non vince Pietropaoli, vince la Sebastiani, vince Rieti.

Mi aspettavo una celebrazione di questa squadra su media e social. Qui non ci ricordiamo neanche come era il PalaSojourner e non ci rendiamo conto di come è adesso».

Sul rinnovo dello staff, Pietropaoli parla così: «Coach Rossi è uno dei più grandi allenatori in Italia ed è una delle più grandi persone incontrate in vita mia. Martedì sera sono tornato a casa e ho visto una chiamata del coach. Lui mi ha detto di chiamate ai suoi procuratori per andare in A1. Mi ha comunicato a sorpresa di voler sposare il progetto della Sebastiani rinunciando alla Serie A1. Mai mi era successa una cosa del genere. Nel futuro chi vorrà venire alla Sebastiani dovrà sudarsi la maglia».

Coach Rossi commenta così il rinnovo: «Contentissimo delle parole del presidente. Se si sta creando qualcosa di bello è perché abbiamo messo i legami al di sopra di tutto, questo è fondamentale in una società. C’è tanta fatica nel trovare progetti seri e lungimiranti, quando si trovano queste realtà penso vadano sposate cogliendo l’opportunità. Sento di poter dare sempre qualcosa in più per poter alzare l’asticella. Non sarà facile, confermarsi è difficile, più di fare un expolit. Il desiderio ci sarà, metteremo tutto per continuare a far crescere la società»

Roberto Pietropaoli parla così dell’aspetto tecnico: «Ho scelto un general manager esperto di marketing, la parte tecnica la curerà lo staff insieme a Luca Palombi. Parliamo continuamente di mercato, sto sondando anche qualche americano e ogni sera ci confrontiamo. Coach Rossi avrà un ruolo fondamentale in questa società».

Il presidente torna poi sull’appoggio e la coesione di tutto l’ambiente, necessaria per continuare insieme un progetto ambizioso come quello della Sebastiani: «Da parte dei tifosi e di tutti ci vuole onestà intellettuale. Siamo terzi, tutti i migliori giocatori di Serie A2 vogliono venire a Rieti, bisogna cambiare rotta e smetterla di mistificare. Ognuno è libero di tifare chi vuole, è giusto che ognuno tifi chi vuole. Quello che da fastidio sono le bugie e le falsità dette sulla Sebastiani. Non elemosino sponsor o gente. Alcune istituzioni sono troppo distanti, qualcuno invece vuole continuare a costruire polemiche. Colgo l’occasione per fare un in bocca al lupo alle altre realtà reatine, come l’Fc Rieti e l’Ssa Rieti per il salto di categoria e alla Npc Rieti per la salvezza. Mi auguro anche che i tifosi della Npc tifino per noi ai playoff, questo è lo sport, al di là della rivalità. In questa città bisogna fare un salto anche nella cultura, tutti siamo Rieti, poi ognuno fa il proprio percorso. Vincere non è semplice, non lo sarà contro Rimini e invito tutta la città a sostenere giocatori e staff in questo percorso. Il fattore campo bisogna sfruttarlo, il PalaSojourner deve essere dalla nostra parte. Anche la curva ha bisogno di una mano, dobbiamo cantare tutti uniti».

Interviene poi coach Alessandro Rossi: «Seguendo il filo del discorso, con Trieste ho sentito mugugni che non vanno bene. Si perde di vista l’ordine delle cose. Ci siamo meritati la spinta della gente, il fattore campo fa la differenza nei momenti difficili. Evidentemente dobbiamo guadagnarci ancora del credito».

In conclusione, coach Rossi parla di Rimini e del primo impegno dei playoff contro Rimini: «Loro sono una squadra talentuosa e forte sugli esterni. Proveremo a sfruttare il fattore campo. Vincerà la squadra che farà meno errori, le caratteristiche di Rimini le conosciamo. Ci sarà da combattere tutti insieme».

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