Roma, selfie osé in chat a 13 anni: «Adesso mi insultano tutti»

Roma, selfie osé in chat a 13 anni: «Adesso mi insultano tutti»
di Veronica Cursi
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Lunedì 6 Febbraio 2017, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 7 Febbraio, 08:54


«Hai presente la cosa delle foto? Uno schifo. Adesso su internet mi insultano tutti, mi chiamano put..., dicono che devo tornare a tagliarmi. E io non lo sopporto più». Valentina (il nome è di fantasia) ha 13 anni, fa la terza media in una scuola del centro e da un mese la sua vita è diventata un incubo.

L'AUTOSCATTO
Tutto è cominciato con un selfie scattato di nascosto in casa, la maglietta tirata su per fare colpo sul ragazzo di cui si era innamorata, 13 anni anche lui. Uno bello da impazzire. Una stupidaggine da adolescente che ai tempi di Internet, degli smartphone, dei social network è diventata la sua trappola. Una trappola da cui non riesce più a uscire.
Un giorno il ragazzo che le piace, quello che a mala pena la guarda quando si incontrano a Cavour, le scrive un messaggio su WhatsApp: «O me le puoi uscire?» (nel linguaggio degli adolescenti significa fammi vedere il seno). Un gioco, forse una provocazione. E lei ci casca. Si tira su la canottierina e si scatta una foto senza riprendere il viso. Non può immaginare, o forse dovrebbe, che quella foto con il seno in bella mostra, finisce nelle chat, di uno, due poi 10 e chissà quanti altri coetanei. Valentina va a scuola come sempre, forse si dimentica persino di quel selfie. Un giorno però i suoi amici la avvertono: quell'immagine è comparsa nelle chat di decine di ragazzini di Roma nord. Nessuno sa chi sia stato a innescare questa gogna mediatica. Fatto sta che la vita di Valentina diventa un incubo fatto di insulti, scherzi, derisioni sul web. E non basta cambiare giro, cambiare luoghi da frequentare. Perché quelle foto sono salvate nella memoria di chissà quanti cellulari. E la rete ti insegue ovunque.

«TUTTI RIDONO DI ME»
Come la inseguono quei commenti su Ask, il social più famoso del momento tra gli under 16, dove si può seguire chi si vuole, postare domande e foto e ricevere insulti (anonimi) dalla community. E Valentina di insulti ne riceve quasi ogni giorno: «escile», «sei una tr...». Lei non ce la fa più, si isola e si lascia andare solo con qualche amico: «Va uno schifo si sfoga via chat Tutti mi insultano». Ridono di lei. «Dicono anche che sia tornata a farsi del male, che abbia ripreso a tagliarsi», confessa qualche compagno di classe. «Quello che è successo è orribile - commentano - purtroppo non è la prima volta che accadono episodi del genere». I suoi genitori non sanno nulla, Valentina si vergogna. Forse si chiedono perché la figlia è diventata scostante, perché non le va più di uscire, non conoscono la sua vita parallela, quella social.

 

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