Aveva nove anni il piccolo Alessandro ed è morto dopo due giorni di ricovero presso l’ospedale infantile di Alessandria a seguito di una puntura di un calabrone. Il bambino stava giocando in un’area dedicata al picnic nell’agriturismo dove si trovava ospite, insieme alla famiglia, quando l’insetto lo ha raggiunto e punto fino al collo. Gli operatori del 118 hanno praticato il massaggio cardiaco e il cuore di Alessandro aveva ripreso a battere, ma dopo 48 ore di cure e speranze, è stato dichiarato clinicamente morto. Dal Piemonte ci spostiamo nel Lazio, a Roma, dove nella giornata di ieri, è stato rimosso un enorme nido di Vespa crabro (calabrone europeo, ndr) in un’abitazione in via Appia. Un uomo è stato punto, ma fortunatamente senza alcuna conseguenza grave. «Oltre 700 individui neutralizzati e la casa è stata messa in sicurezza. Sono insetti aggressivi e bisogna prestare molta attenzione agli anziani e ai bambini», ha detto al Messaggero l’esperto zoofilo Andrea Lunerti.
VESPA CRABRO IN UN APPARTAMENTO IN VIA APPIA
Il rientro dalle vacanze potrebbe riservare ulteriori “sorprese” ai proprietari di casa.
Quali sono le indicazioni da seguire in caso di nidi nei luoghi pubblici? «Se la colonia è all’aperto, quindi in uno spazio pubblico, bisogna segnalarlo il prima possibile alle autorità competenti che dovranno procedere con l’immediata neutralizzazione e messa in sicurezza dalla zona. Se impossibilitati nel compiere l’asportazione del nido e, in attesa che arrivi un esperto, è necessario fare sicurezza pubblica: attraverso un nastro chiudere l’intera area in modo tale che nessuno si avvicini».
BOOM DI COLONIE DI VESPA ORIENTALIS
Le cattive condizioni meteo e le numerose piogge che hanno caratterizzato i mesi di maggio e metà giugno scorsi hanno spinto le api e altri imenotteri a cercare in maniera affrettata luoghi antropizzati dove poter realizzare i propri alveari. «Una stagione davvero da record», l’ha definita Lunerti. Tante le chiamate per segnalare la presenza di nidi ( api e vespe, ndr) concentrati nei siti urbani e domestici. L’ultimo caso al Luneur dove un “gruppetto” di Orientalis aveva trovato riparo all’interno di un pupazzo di neve e tanti altri - numerosi - casi di insetti ritrovati nelle tapparelle o negli avvolgibili. «I nidi sono stati silenti fino ai primi di luglio, adesso - conclude l’esperto - non lo sono più e ne ritroveremo tanti altri alla fine del mese e inizi di Settembre».