Un nuova cura apre uno spiragllio per i malati di tumore al polmone: è la terapia adiuvante, dopo l'intervento chirurgico, con la molecola osimertinib. Aumenterebbe la sopravvivenza dei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio precoce che presentano mutazioni del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR): la terapia adiuvante, dopo l'intervento chirurgico, con la molecola osimertinib ha infatti dimostrato una sopravvivenza mediana libera da malattia pari a 65,8 mesi, circa 5 anni e mezzo, e circa tre pazienti su quattro trattati erano vivi e liberi da malattia a quattro anni. Lo dimostrano i risultati dello studio aggiornato ADAURA presentato al congresso della Società europea di oncologia medica Esmo. Lo studio ha inoltre mostrato che osimertinib ha ridotto del 76% il rischio di recidiva di malattia a livello encefalico nei pazienti. L'Agenzia Italiana del Farmaco ha approvato la rimborsabilità del farmaco.
La cura
«I risultati aggiornati dello studio ADAURA mostrano che il trattamento adiuvante con osimertinib non solo continua a prolungare la sopravvivenza libera da malattia dei pazienti dopo l'intervento chirurgico, ma nel tempo riduce anche il rischio di recidiva a livello del sistema nervoso centrale - spiega Filippo de Marinis, Direttore della Divisione di Oncologia Toracica dell'Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano -.