Venezia: Cecilia, l'ex assessore allo Sport, muore a 50 anni

Cecilia Canova, morta a 50 anni
di Lino Perini
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Domenica 12 Aprile 2020, 11:38 - Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 19:06

Grandissima commozione ha destato la notizia della scomparsa di Cecilia Canova di 50 anni avvenuta ieri mattina alle 10.10 al Policlinico San Marco di Mestre dov’era stata trasferita dall’ospedale di Mirano proprio venerdì, a causa di un male incurabile. Una scomparsa che ha lasciato attoniti chi la conosceva perché le era riconosciuta una grandissima capacità di lottare ed una determinazione che aveva ereditato dal papà, ma la malattia, ripresentatasi in modo violento all’inizio dell’anno dopo che era riuscita a combattere con le cure dolorose e continue che la portavano spesso a Milano, alla fine ha avuto ragione del suo coraggio. Era stata assessore allo sport del comune di Dolo dal 2010 al 2015 quando aveva sostenuto la candidatura a sindaco di Maddalena Gottardo.

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Un quinquennio di grandi iniziative come la partita benefica ‘Una calcio alle mafie’ e di altrettante grandi soddisfazione come quando andò a Bruxelles a ritirare il diploma che assegnava a Dolo la menzione di ‘Città europea per lo sport 2013’. Attaccatissima alla famiglia, anche perché aveva perso la mamma nel 1974 e con il padre e la sorella Cosetta aveva instaurato un affiatamento che si era ulteriormente cristallizzato con la nascita del figlio della sorella, Franco. La famiglia è nota in tutta la Riviera perché per decenni ha gestito la tipolitografia Canova e il padre, il commendator Silvano, deceduto all’inizio del 2019, aveva svolto vari incarichi quali presidente della Fidart, consigliere dell’associazione Artigiani della Riviera, consigliere comunale di Dolo e tra i fondatori dell’associazione Cavalieri della Riviera. La sorella Cosetta la ricorda. «Una persona generosa e sensibile. Sempre pronta a dare una mano a tutti. Eravamo amiche oltre che sorelle e la sua determinazione ed il suo coraggio erano trascinanti anche per me». Anche l’amico Roberto Stradiotto è incredulo. «Una persona solare, piena di vita e di una disponibilità verso gli altri assolutamente unica».


 

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