TERNI – Corso Vecchio al buio il primo venerdì di dicembre. Pubblica illuminazione su e luminarie giù dalle 22, con i negozi chiusi ma tutti i ristoranti aperti e la cena di gala dedicata al pampepato, al PalaSì. Con gli assessori, regionali e comunali, a passeggio per la città dopo l’evento celebrativo, ma non in corso Vecchio. Lì, non era Natale venerdì sera. Eppure il bando del Comune progettato per rendere la città più attrattiva ci è arrivato in corso Vecchio.
Ha lasciato ancora una volta che i commercianti di via del Tribunale, che collega corso Vecchio a corso Tacito, provvedessero autonomamente agli addobbi di luce, ma ha fatto arrivare le istallazioni persino in via Angeloni (sempre lasciata per ultima), via Cavour, via Garibaldi, via Fratini, via Roma, via Goldoni e in molte altre parti di centro storico in passato dimenticate. Un caso, probabilmente, che si siano fulminate nel giorno in cui i commercianti di via Petroni, altra via centrale piena di negozi che collega corso Tacito a via Fratini, hanno dichiarato guerra al Comune: da giorni cercano di contattare l’assessora al Bilancio e Cultura per dirgliene quattro, ma lei non risponde.
«Non capiamo perché la centralissima via Petroni non sia stata inserita nel bando da 120 mila euro.