«Chiara ha chiesto scusa a Bruzziches il giorno dopo la cena, perché si è resa conto che il marito aveva esagerato. Ma questo lui non lo ammetterà mai». A parlare è l’assessore all’urbanistica Emanuele Aronne. E aggiunge alla vicenda particolari degni di nota.
La minoranza tuona contro la sindaca, ma per lui «dovrebbero preoccuparsi degli atti che hanno lasciato – dice - non delle chiacchiere di una cena registrata ad arte. Perché se sto registrando, magari ti provoco e ti faccio dire ciò che voglio. Poi è una frase estrapolata da tre ore di cena: possibile esca solo una frase?».
Aronne prova a mettersi nei panni del consigliere che ha querelato la sindaca e il marito Fabio Cavini: «Se mi sento davvero minacciato, in Procura vado il giorno dopo. Ho messaggi successivi a quella cena e Bruzziches era tranquillissimo.
Le parole di Cavini restano pesanti. «Registrare di nascosto ritengo sia un atto vile, ma questo attiene alla sensibilità personale. Io con Cavini ho discusso, anche con toni accesi, ma non mi sono sognato di registrare nulla, né mai mi sono sentito minacciato. Lasciamo che la procura faccia il suo corso».
Considera Chiara Frontini «il miglior sindaco che la città possa avere. Per distacco. La tempistica e la modalità – conclude - mi fanno però pensare che sia una mossa politica», ovvero il fatto che Bruzziches sia uscito dalla maggioranza a dicembre durante il bilancio, tre mesi dopo la cena, e l’aver diffuso lo stralcio della registrazione a ridosso delle elezioni in Provincia.