Milena Santirocco, spunta un fidanzato a Caserta. «Potrebbe non aver agito da sola»

Angosciata da una condizione economica precaria in conseguenza del calo di affari nella sua scuola di danza e fitness

ARRIVO POLIZIA
di Paolo Vercesi
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Martedì 7 Maggio 2024, 00:12 - Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 01:14

«Ho inventato il sequestro di persona e nessuno ha mai tentato di uccidermi. La verità è che ho pensato di farla finita, volevo solo sparire». Angosciata da una condizione economica precaria in conseguenza del calo di affari nella sua scuola di danza e fitness a Lanciano, la 54enne Milena Santirocco si è sentita persa: per fortuna, non al punto da compiere l’insano gesto. Agli inquirenti che domenica mattina l’hanno sentita per oltre sette ore in commissariato a Lanciano ha confessato la verità, facendo cadere il castello di carte del presunto rapimento e dello scampato omicidio. Ma nella settimana dal 28 aprile al 4 maggio, in cui la vicenda ha tenuto col fiato sospeso la sua famiglia e la comunità di Lanciano, Milena potrebbe non aver agito da sola.

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Il presunto fidanzato

In queste ore sta prendendo corpo l’ipotesi di un suo ex con cui potrebbe aver riallacciato i rapporti sperando in un suo aiuto o addirittura in una ripresa del legame per una rinascita anche sentimentale. «In effetti ad ottobre Milena aveva avuto una relazione con un uomo originario proprio del Casertano» ha dichiarato un vicino di casa della famiglia in contrada Torre Sansone.

Circostanza che, se confermata, aiuterebbe a spiegare la ricomparsa della donna a Castel Volturno, sabato sera. Alle 22 Milena, ferita ai polsi e bagnata fradicia, è entrata al Bar Nacca e ha raccontato, stremata, la sua odissea: «Volevano annegarmi in uno stagno». In un attimo è stata soccorsa dal titolare del locale che le ha fornito cibo e abiti asciutti ma ha anche subito allertato la polizia.

La disperazione

Le dichiarazioni di Milena hanno retto solo per qualche istante nel confronto con gli inquirenti, domenica mattina, al commissariato di Lanciano. Messa alle strette, la donna ha ammesso di aver inventato tutto per disperazione, consentendo al pm Silvia Di Nunzio, sostituto procuratore di Vasto, di dare una svolta all’inchiesta ma non da chiuderla. Sono ancora tanti, in questa vicenda, i punti interrogativi cui dare risposta, tante le presunte falle nel racconto di Milena cui gli inquirenti non hanno creduto sin dall’inizio. Una domanda su tutte: come ha fatto a scomparire a Torino di Sangro e a farsi ritrovare a Castel Volturno? Da qui l’ipotesi ovvero il fondato sospetto dell’aiuto di una persona amica.

I vicini

Il vicino di casa, che chiede l’anonimato, ha ricordato la relazione di Milena con un uomo del Casertano. Ma dice anche altro: «Sempre a ottobre scorso in casa della famiglia della donna a Torre Sansone, c’erano stati forti litigi, le urla arrivavano fin sulla strada, le sentivamo benissimo». Sarà un caso, ma è proprio in quello stesso mese di ottobre 2023 che Milena si è rivolta ad un prete esorcista per ottenere una benedizione dei locali della sua palestra, nei quali ha raccontato di aver trovato segni riconducibili a una sorta di malocchio. Benedizione che non ha risolto i problemi economici della donna, caduta in uno stato depressivo all’origine del dramma personale vissuto in quest’ultima settimana.

TOLTI I SIGILLI

Ieri la Polizia s’è affacciata all’abitazione di famiglia, in contrada Torre Sansone a Lanciano, dove Milena Santirocco è di fatto blindata dopo il dramma vissuto. Il figlio Denis è stato condotto nell’abitazione di via Genova, dove vive abitualmente con la madre, casa stata posta sotto sequestro in avvio di indagine (un espediente tecnico per dare il via all’inchiesta) e alla quale ieri sono stati tolti i sigilli, così come ai due garage sottostanti. Ma l’inchiesta procede. Milena Santirocco non risulta indagata ma, dopo la denuncia del rapimento e del tentati omicidio, potrebbe rischiare una incriminazione per simulazione di reato. Sempre che la Procura non consideri in primo luogo la sua precaria condizione psichica, prima causa di questa dolorosa vicenda.

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