Rieti, giovane morì in un incidente: chiesto un maxi risarcimento all'amico

L'incidente nel luglio 2019
di M.I.
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Venerdì 3 Maggio 2024, 00:10

RIETI - Per la morte di Cecilia Marottoli, la studentessa 23enne aquilana, volontaria della Croce Rossa, che perse la vita nel luglio del 2019, a seguito di un grave incidente stradale nel Reatino, chiesto ora un maxi risarcimento, di 850mila euro, ai danni del giovane che, al momento dell’incidente, si trovava con lei: si tratta di Francesco Serani di 36 anni di Rieti, residente ad Antrodoco, ora sotto processo.

Il processo. Nell’atto di costituzione di parte civile, gli avvocati Maria Teresa Di Rocco e Antonio Valentini, entrambi del Foro dell’Aquila (legali di fiducia dei genitori della giovane), oltre a ripercorrere il calvario della mamma e del padre della vittima per la perdita della figlia, hanno rimarcato la sussistenza della cosiddetta ipotesi alternativa nei confronti dell’imputato e avallata dalla stessa Procura della Repubblica di Rieti.

Ovvero, sia che il veicolo fosse condotto dall’uomo reatino, indagato, sia che invece alla guida ci fosse la vittima, Serani andrebbe considerato comunque responsabile per quanto avvenuto. Sul punto non c’è certezza assoluta.

La dinamica. Un’alternativa, appunto, che porrebbe comunque Serani ugualmente responsabile della morte della sua amica, in quanto non le avrebbe potuto e dovuto far guidare un mezzo modificato (che alla guida ci fosse la giovane è la tesi dichiarata dall’uomo, unico sopravvissuto), perché inesperta, anche relativamente alla tipologia del tratto di strada sterrato e particolarmente impervio che in quel momento si stava percorrendo, per di più con un fuoristrada non revisionato.
L’incidente era avvenuto nel tratto di montagna che collega Rocca di Corno con Piano della Mozza, sopra Antrodoco. Dito puntato dall’accusa sull’installazione di pneumatici più grandi rispetto al documento di circolazione, sull’assetto modificato attraverso un kit che lo aveva reso più alto da terra. Anche il motore era stato sovra-alimentato, sempre attraverso l’installazione di un kit per il potenziamento della turbina, finalizzato ad ottenere l’aumento coppia-motrice ai bassi regimi. Chi era alla guida ha poi perso il controllo e il fuoristrada, dopo un salto di circa 13 metri, era atterrato al suolo per poi rimbalzare e successivamente compiere una rotazione, terminando infine la corsa in posizione capovolta, con il tettino a contatto del terreno. Quando sul posto giunsero i soccorritori, la giovane dava ancora qualche flebile segno di vita, svanito dopo poco. Serani era stato trasferito all’ospedale dell’Aquila, non in gravi condizioni.

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