Fara Sabina, «vestiti decorosi a scuola»: molti d’accordo col preside

La scuola
di Samuele Annibaldi
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Martedì 7 Maggio 2024, 00:10

RIETI - Ha fatto discutere, a Fara Sabina e non solo, la nota inviata dal dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Fara in Sabina”, Giovanni Luca Barbonetti, ad alunni, genitori e docenti della scuola primaria e delle scuole medie, invitando al decoro nel vestire quando si viene a scuola.

Le indicazioni. Il dirigente aveva ribadito che la sua lettera - in cui si chiede la collaborazione di docenti, famiglie e studenti - ha lo scopo di ricordare che la correttezza nell’abbigliamento degli studenti all’interno di un’istituzione scolastica, che ha un ruolo fondamentale nella costruzione di un ambiente educativo efficace e riflette il rispetto che ognuno deve avere non solo verso se stesso, ma anche nei riguardi di tutti coloro che in quell’ambiente operano quotidianamente.

Il dirigente ha invitato a «evitare un abbigliamento provocatorio, ossia l’uso di capi che siano eccessivamente trasgressivi, scollati, troppo corti o che presentino immagini o scritte offensive».

Le reazioni. Sui social, e nel paese si è scatenato il dibattito: in molti sono d’accordo, ma c’è anche qualche distinguo come per esempio di chi sostiene che «nel 2024, la questione non risiede nella maglietta scollata di una quindicenne, ma piuttosto nell’atteggiamento di chi la osserva». A prendere la parola è Mabel Moretti, in qualità di rappresentante dei genitori nel consiglio di istituto. «Il messaggio del dirigente scolastico, che peraltro mi trova d’accordo, è molto chiaro - spiega Moretti. - Lo trovo educativo e lo dico da mamma di un bambino di 9 anni, con cui già mi trovo a discutere e spiegare che andare a scuola con un jeans stappato non è l’abbigliamento adatto. Può essere adatto e alla moda per una uscita con gli amici. Per me la richiesta del dirigente è legittima e fa parte del percorso di crescita dei nostri ragazzi per diventare adulti ed educarli anche nel modo di vestire in base al contesto che si frequenta». Si dice concorde l’insegnante Giovanna De Angelis, che fa parte come docente del consiglio d’istituto: «Condivido appieno le indicazioni fornite dal dirigente - osserva - così come le raccomandazioni sulla vigilanza che le famiglie dovrebbero adottare sull’abbigliamento dei figli in un contesto, quello scolastico, con finalità istituzionali ben precise, di educazione, istruzione e formazione in cui tutti siamo corresponsabili, come comunità educante».

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