La metodica, battezzata Earer (Eletrically accelerated and enhanced remineralisation) permette di inserire minerali nella zona danneggiata in modo da avviare un processo di autorigenerazione dei minerali perduti. Gli inventori - i docenti di medicina odontoiatrica Nigel Pitts e Chris Longbottom, del King's College di Londra sperano di poter mettere sul mercato la metodologia entro tre anni.
Con questo sistema, spiegano i ricercatori, non è necessario usare materiali estranei all'organismo, come la malgama dentale. «Oggi - spiega Pitts - il modo in cui si tratta la carie non è l'ideale. Per riparare il dente, infatti, si entra in un ciclo che prevede scavo e ricoperture. Così ogni riparazione prima o poi deve essere rivista».
La nuova tecnica invece richiama sulla zona lesionata i minerali che sono stati erosi. I costi della nuova tecnica, inoltre, non sarebbero diversi da quelli della metodologia tradizionale, dicono i due studiosi che sono ora alla ricerca di investitori privati per commercializzare la novità.
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