Telemedicina, diabete e cardiopatie:
con Doctor Plus, Asl e bluetooth
si inviano da casa i dati di glicemia e pressione

Telemedicina, diabete e cardiopatie: con Doctor Plus, Asl e bluetooth si inviano da casa i dati di glicemia e pressione
2 Minuti di Lettura
Sabato 25 Gennaio 2014, 23:40 - Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio, 17:51
ROMA Misurazioni a domicilio di alcuni parametri (glicemia, peso corporeo, pressione) con i dati che vengono inviati tramite Bluetooth a una centralina che li raccoglie e li invia a una piattaforma che utilizza il cloud, una sorta di «nuvola» telematica che consente al medico di base, allo specialista e agli infermieri di avervi subito accesso e monitorare lo stato di salute del paziente sei giorni su sette e 12 ore su 24, contatatndolo per offrire consigli e suggerimenti nel caso i valori superino una certa soglia limite.
La conferma del successo di una simile organizzazione (sotto egida delle Asl e senza costo per i pazienti) arriva dal più importante studio di telemedicina mai realizzato in Italia che ha coinvolto per dodici mesi circa trecento persone diabetiche monitorati attraverso “Doctor Plus” innovativo servizio telematico di monitoraggio remoto dedicato ai pazienti cronici con diabete, Bpco, e scompenso cardiaco realizzato da Vree Health, società di MSD Italia.

Lo studio, effettuato nel Lazio e in Toscana, è stato coordinato dalla Fondazione Mario Negri Sud . I risultati: miglioramento dei valori glicemici, riduzione delle complicanze, minor ricorso a prestazioni sanitarie e visite specialistiche con risparmi per il servizio sanitario nazionale.

«Nel gruppo monitorato a distanza si è verificato un importante miglioramento del profilo metabolico, una riduzione significativa delle visite, ma anche un miglioramento evidente nella percezione della malattia e dello stato di benessere fisico e psicologico» spiega Antonio Nicolucci della Fondazione Mario Negri Sud. Il risparmio potenziale per il servizio sanitario è stato stimato in oltre un miliardo di euro, considerati i soli pazienti diabetici con altre patologie concomitanti.

Il servizio, già testato in alcune realtà del Lazio (anche in due Asl di Roma) e della Toscana, viene offerto ad aziende sanitarie pubbliche e private e ha una platea potenziale di circa 7,5 milioni di pazienti affetti da patologie croniche che possono essere gestiti in monitoraggio remoto.

Anche in Italia, quindi, tra ostacoli e resistenze, si fa strada la rivoluzione della sanità digitale che offre una via di uscita alle grandi sfide, in particolare quella delle malattie croniche coniugando un'assistenza più vicina ai pazienti e una spesa più razionale: nel nostro paese per l'assistenza e la cura delle persone con diabete, BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) e insufficienza cardiaca si spendono ogni anno 18 miliardi di euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA