Nuova Authority del calcio, Gravina ha già incontrato Abodi prima della riunione di oggi pomeriggio

Gravina ha già incontrato Abodi prima della riunione di oggi pomeriggio pomeriggio sulla nuova Authority del calcio
di Alberto Abbate
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Giovedì 9 Maggio 2024, 13:58 - Ultimo aggiornamento: 13:59

Incontri separati col governo ci sono già stati e altri - segreti o meno - ce ne saranno. Il calcio resta diviso - su questo non c’è dubbio - nonostante la comune ostilità a un’authority governativa sul calcio. Oggi pomeriggio alle 15.30 si terrà un tavolo tecnico per discutere la costituzione dell'«agenzia per la vigilanza economica e finanziaria delle società sportive professionistiche», ovvero l'ente pubblico ad hoc, concepito dal Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, insieme al Mef, per sostituire entro un anno la Covisoc, che oggi si occupa di controllare i conti del calcio.

Ma il presidente della Figc, Gabriele Gravina  - ironia del destino - ha già visto stamattina separatamente Abodi, uscendo intorno alle 13 dal ministero, ufficialmente per un incontro già programmato su altri argomenti (Euro 2032 e stadi) e non su quello di cui si discuterà oggi pomeriggio. Intanto, le quattro big (Milan, Inter, Juve e Roma), da tempo più vicine al presidente federale, ieri sera hanno inviato una lettera al presidente della Lega Lorenzo Casini, delegittimandone la rappresentanza delle loro posizioni di fronte al governo, soprattutto quella relativa «al documento approvato dall'Assemblea del 14 febbraio, da noi non condiviso».

Peccato che quella delibera riguardi la Serie A a 20 squadre, e non a 18, che nulla c'entra con la riunione all'ordine del giorno.

Sembra piuttosto una mossa per mostrare ancora la spaccatura interna della Lega e screditare il presidente Casini, che ha chiesto anche lui un confronto staccato con Abodi per trattare la separazione dalla Figc e le richieste (dagli sponsor del Betting al Decreto Crescita) del calcio. Così acquisisce forza il numero uno federale Gravina che, insieme al presidente del Coni Malagò, la Federbasket di Petrucci, e le Leghe minori oggi pomeriggio cercheranno di insistere solo sulla necessità di assoluta autonomia dello sport, prima che il ministro presenti il decreto legge sulla nuova agenzia, su cui anche Fifa e Uefa promettono lo scontro.

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